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Grandi navi, Zanoni (IdV): “Il diritto di manifestare dei veneziani è sacrosanto”

Andrea Zanoni condanna la minaccia di denuncia che incombe sui veneziani che hanno manifestato sabato scorso in Canal Grande contro le grandi navi in laguna. “Invece che a reprimere il dissenso, si proibisca alle navi da crociera di mettere a repentaglio le coste di Venezia”

“Negare ai veneziani di manifestare nei canali della loro città mentre si continua a consentire alla grandi navi di avvicinarsi a poche decine di metri da Palazzo Ducale e Piazza San Marco è un assurdo paradosso che offende tutti gli abitanti di Venezia”. E’ il commento di Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV, alla minaccia di denuncia dei partecipanti alla manifestazione con i barchini sul Canal Grande di sabato scorso proprio contro le grandi navi in laguna. “Oltre al danno anche la beffa. Mi auguro che chi di dovere non abbia veramente intenzione di punire il sacrosanto diritto dei veneziani di esprimere pacificamente il proprio dissenso e di proteggere la propria città”.

La manifestazione di sabato scorso non aveva ricevuto l’autorizzazione secondo quanto prevede un  provvedimento  prefettizio del 2009 che vieta le manifestazioni in Canal Grande, perché “ritenuto  patrimonio di altissimo valore storico culturale e ambientale”. Ciononostante alcuni cittadini hanno manifestato lo stesso con i propri barchini da San Marcuola alla Salute contro la presenza delle grandi navi in laguna. “Accusare i veneziani di aver messo a repentaglio il Canal Grande quando centinaia di navi da crociera transitano ogni anno nella laguna di Venezia, dichiarata dall’UNESCO patrimonio mondiale dell’umanità, è una vera e propria presa in giro”, attacca Zanoni. “La manifestazione di sabato è stata soltanto l’espressione pacifica e civile del desiderio dei veneziani di salvaguardare la propria città. Mi auguro che il prefetto riveda questo decreto e che invece dei barchini si pensi a multare le grandi navi”.

Zanoni, all’indomani della tragedia della nave Concordia al largo dell’isola del Giglio, aveva depositato un’interrogazione parlamentare per chiedere all’Ue di invitare le autorità italiane a proibire l’ingresso delle grandi navi nella laguna di Venezia e stabilire rigorose normative che prevedano distanze di sicurezza da città storiche e ambienti naturali per scongiurare disastri come quello. “La Commissione europea ha risposto che le autorità italiane possono adottare disposizioni di carattere locale in relazione alle acque interne quali la laguna di Venezia e che tali disposizioni possono comprendere anche restrizioni del traffico”, spiega l’Eurodeputato che conclude: “Invece che accanirsi sui cittadini, invito le autorità locali a salvaguardare la laguna di Venezia e i tanti gioielli architettonici e naturali che rischiano di essere travolti da una manovra sbagliata”.

Ufficio Stampa On. Andrea Zanoni
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