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«Giù le motoseghe dagli ottuagenari Platani di Rovigo»

Lunedì 10 marzo, in Comune a Rovigo, si è svolto l’incontro tra i tecnici dell’Ufficio Lavori pubblici e i rappresentanti delle associazioni, dei comitati e dei cittadini che stanno cercando di fermare il taglio di tutti i Platani ottuagenari di via Fuà Fusinato. L’europarlamentare PD Andrea Zanoni ha affermato: «L’Amministrazione guidata dal sindaco Bruno Piva è rimasta per troppo tempo sorda alle richieste dei comitati, delle associazioni e dei residenti di salvare il verde pubblico. Ora sembra che si sia raggiunto un accordo sull’abbattimento dei soli esemplari che presentano problemi fito-sanitari o che potrebbero creare futuri danni. Vigilerò affinché l’impegno venga rispettato».

 

 Lunedì 10 marzo 2014, in Comune a Rovigo, si è svolto l’incontro tra i tecnici dell’Ufficio Lavori pubblici e i rappresentanti delle associazioni, dei comitati e dei cittadini che stanno cercando di fermare il taglio di tutti i Platani ottuagenari di via Fuà Fusinato. All’incontro erano presenti il Presidente del WWF di Rovigo Eddy Boschetti, Vincenzo Pellegrino e Diego Foresti del Comitato “Diritto alla città”, Massimo Dall’Aglio, portavoce dei residenti, il Medico Paolo Pieracci del Comitato “Commenda Est”, mentre per il Comune l’Architetto Giampaolo Ferlin e l’Ingegnere Lucia Molica. Il punto di svolta è arrivato dopo un’estenuante trattativa. Il progetto di riqualificazione di via Fuà Fusinato è stato presentato dal sindaco Bruno Piva e dall’assessore ai Lavori Pubblici, Aniello Piscopo e prevedeva il taglio dei 26 Platani che risalgono a prima della Seconda Guerra Mondiale per far posto ad una pista ciclabile e per mettere mano ai marciapiedi con un costo di quasi 300 mila euro. Dal summit, invece, è scaturito l’accordo di procedere ad un censimento degli esemplari che verrà effettuato dagli esperti del WWF, individuando gli alberi che, in fase di cantiere, potrebbero creare seri problemi o che per motivi fito-sanitari sono da abbattere. Dei 26 Platani presenti, solo 4 sono malati e 2 potrebbero avere problemi di stabilità a fine lavori. Entro qualche giorno, dunque, dovrebbe essere aperto il cantiere per realizzare il progetto esecutivo di riqualificazione della strada Fuà Fusinato, che collega la periferia (cittadella sanitaria, ospedale civile e Commenda Est) al centro storico di Rovigo.

 

 Per salvare i vecchissimi Platani si è mobilitato il Comitato “Diritto alla città”, costituito da Amici delle Bici, LIPU, Italia Nostra, WWF, Legambiente, FAI, UISP e tantissimi cittadini. Già tra il 2011 e il 2012, le associazioni e i comitati locali hanno inviato al Comune proposte per un progetto alternativo chiedendo incontri per risolvere il problema, ad esempio abbattendo esclusivamente gli alberi diventati pericolosi o malati. Erano state raccolte anche un centinaio di firme di cittadini contrari al taglio degli alberi dove nidificano anche rapaci notturni.

 

 L’eurodeputato PD Andrea Zanoni, membro della Commissione ENVI Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare e vice Presidente dell’Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali al Parlamento europeo ha affermato: «Vigilerò e rimarrò in contatto diretto con le associazioni e i comitati affinché i patti siano rispettati e non vi siano colpi di mano, anzi di motosega. Fino a questo momento, l’Amministrazione guidata dal sindaco Bruno Piva, ora dimissionario, era rimasta sorda alle richieste dei comitati, delle associazioni e dei residenti di salvare una parte fondamentale del verde pubblico di Rovigo. I Platani di via Fuà Fusinato rappresentano un patrimonio arboreo insostituibile, rifugio anche di uccelli protetti come i rapaci notturni che vi nidificano. Chi guida la città aveva deciso di sostituire gli alberi con una bella colata di cemento. Già a dicembre 2013 mi ero fatto portavoce dei cittadini e mi auguravo che l’Amministrazione facesse retromarcia optando per la tutela del proprio territorio e non scegliendo di far avanzare l’asfalto sradicando alberi che sono diventati punti di riferimento per Gufi e Civette, importantissimi regolatori degli ecosistemi in città e specie protette. Senza dimenticare che anche i pipistrelli, tra le specie previste nelle liste di protezione a livello internazionale, dimostrano particolare preferenza per gli alberi datati e, da uno studio ancora in corso, sta emergendo la particolare abbondanza di almeno tre specie di microchirotteri (Serotino, Pipistrello di Savi, Nottola di Leysler) proprio lungo i viali alberati maturi».

 

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