L’eurodeputato Andrea Zanoni presenta un’interrogazione alla Commissione europea sulla discarica per rifiuti speciali denominata “Corsea” a Sarcedo in provincia di Vicenza. “L’ARPAV ha rivelato seri problemi di tenuta del percolato. Ho chiesto a Bruxelles di spingere la le autorità locali ad intervenire prima che sia troppo tardi”
“L’UE intervenga per tutelare la falda acquifera soggiacente alla discarica per rifiuti speciali denominata “Corsea” a Sarcedo in provincia di Vicenza ed evitare gli eventuali rischi per la salute degli abitanti della zona”. Lo chiede con un’interrogazione alla Commissione europea l’ eurodeputato PD Andrea Zanoni, membro della commissione ENVI Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo.
L’impianto, situato in una cava della quale da qualche anno è cessato lo sfruttamento, inizia ad avere seri problemi di tenuta del percolato, con conseguente contaminazione della sottostante falda acquifera: alcune analisi effettuate dall’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto ARPAV di Vicenza sulle acque sotterranee, hanno riscontrato valori preoccupanti di manganese ed ammoniaca (VEDI NOTE).
“La falda acquifera che lambisce il fondo della discarica rappresenta il più grande bacino sotterraneo della zona, con milioni di metri cubi di acqua la cui qualità è stata continuamente messa in pericolo all’attività di cava e ora viene messa in pericolo dalla presenza della discarica stessa – scrive Zanoni – Il pericolo di contaminazione coinvolge i pozzi del comune di Montecchio Precalcino e quelli del comune di Dueville, sempre in provincia di Vicenza, che riforniscono di acqua potabile non solo i comuni più vicini, ma anche le città di Vicenza e Padova e loro periferie”.
“In occasione del sopralluogo nel corso del quale sono stati effettuati i prelievi di acqua, l’Unità operativa di Vigilanza Ambientale dell’ARPAV ha segnalato che l’impianto presenta rifiuti affioranti e non adeguatamente coperti e pertanto ha sollecitato un intervento urgente da parte della Provincia (VEDI NOTE) – incalza Zanoni – Ebbene, visto che ancora niente si è mosso, ho chiesto all’Europa di intercedere con le autorità italiane affinché la falda acquifera e quindi la salute degli abitanti della zona sia tutelata. Per troppo tempo in Veneto si sono ignorate le conseguenze sulle falde acquifere di una gestione dei rifiuti insostenibili come il conferimento in discariche poco sicure e poco controllate. Nel 2014 questo non è più tollerabile, l’Europa spinga l’Italia a cambiare rotta”.
NOTE
Secondo il Rapporto di prova del Dipartimento Regionale Laboratori – Servizio Laboratorio di Verona – Sede operativa di Vicenza dell’ARPAV n. 2744141 rev. 1 del 10.01.2013. i valori di manganese ed ammoniaca sono pari rispettivamente a 550 μg/l (microgrammi per litro) e 6,44 mg/l (milligrammi per litro). Tali valori sono emersi in un confronto effettuato tra l’acqua prelevata a monte della discarica, che presentava valori sotto la norma, e l’acqua prelevata a valle della discarica, che presentava i valori alterati.
Il Rapporto Tecnico dell’Unità Operativa di Vigilanza Ambientale ARPAV – sede di Thiene del 29.12.2012, ha evidenziato la compromissione delle scoline di convogliamento delle acque superficiali.
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