Cave – Zanoni: “Il Pdl 194 modifica le leggi su cave e urbanistica: proposte inaccettabili e centraliste da rigettare al mittente”.

“Il Collegato alla Legge di stabilità contiene aspetti discutibili se non addirittura pericolosi per l’ambiente. Soprattutto per quanto riguarda le norme su cave e urbanistica”. Andrea Zanoni, Consigliere regionale del Partito Democratico e Vicepresidente della Commissione ambiente sottolinea in una nota alcune criticità del Pdl 194 . “All’articolo 34 – prosegue Zanoni – viene previsto che Arpav verrà finanziata dal Servizio sanitario regionale che ne determinerà gli obiettivi generali e non più dall’area Tutela territorio, senza dare nessuna motivazione e spiegazione a questa strana manovra. L’articolo 41, invece, prevede alcune nuove discutibili deroghe alla legge sull’urbanistica e toglie il limite ultimo temporale per i comuni del 31/12/2015 per effettuare le varianti ai vecchi PRG, di fatto cancellando l’unico vero incentivo per comuni inadempienti di attivarsi per adottare il Piano di assetto del territorio (PAT), minando perciò un’impostazione dell’urbanistica e della pianificazione del territorio moderna e adeguata ai tempi”.

 

“L’ultimo e più importante rilievo – sottolinea il Consigliere del Partito Democratico – riguarda le cave, disciplinate dall’articolo 50. Nel Collegato viene cancellato il limite di ampliamento delle cave attive del 30% in volume portandolo addirittura al 50%, vengono consentite nuove escavazioni per un totale di ben 2.000.000 di metri cubi per ogni provincia veneta, viene cancellato il parere obbligatorio e vincolante della Provincia in tema di autorizzazioni di ampliamenti delle cave esistenti, viene cancellato il limite massimo di suolo agricolo scavabile per ciascun comune oggi fissato al 3%. Sulle cave la Regione accentra il potere decisionale togliendolo alle Province, che però continuano sulla carta a mantenere le funzioni relative alla gestione delle cave. Trovo inverosimile e dannosa questa disposizione sulle cave che va contro il principio della limitazione del consumo di suolo: la Superstrada Pedemontana Veneta ha già saturato il mercato della ghiaia con circa 10 milioni di metri cubi estratti e da estrarre immessi sul mercato. Trovo questa legge un inneggiare a sprecare altro suolo in chiara contraddizione con quanto la Giunta Zaia dichiara sulla volontà di limitarlo”. “La Giunta – conclude Zanoni – pensi ad approvare il Piano Cave così come chiesto dal Tar del Veneto entro aprile 2017 anziché pensare a questa leggina fatta probabilmente per specifici interessi locali, ma contro gli interessi generali di tutela del territorio. In Seconda commissione ho chiesto che queste norme sull’urbanistica e sulle cave vengano stralciate dal bilancio, evitando colpi di mano”.

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