ANDREA

ZANONI

Europee 2024

Cerca

Caccia – Zanoni: “Ancora un ibis eremita abbattuto, la Regione fermi questa mattanza di specie protette”

“Si è scatenata una vera e propria caccia alle specie protette: lunedì a Caprino Veronese è stato abbattuto un altro ibis eremita, il quinto dall’inizio della stagione venatoria” Andrea Zanoni (Pd) è più che preoccupato: “È un bollettino di guerra, cinque esemplari su sessanta in Europa, se poi consideriamo che nello stormo in migrazione dall’Austria a Orbetello erano soltanto 17, la percentuale di ibis abbattuti da fucili da caccia è del 30%”. Il consigliere del Partito Democratico torna a sollecitare “misure drastiche per prevenire e contrastare il bracconaggio dilagante in Veneto. Luna – spiega Zanoni- è il secondo esemplare abbattuto in Veneto, dopo Tara, ucciso lo scorso 8 settembre a Montecchio Precalcino, in provincia di Vicenza”. Altri due casi si sono verificati in Toscana, entrambi in provincia di Grosseto e uno a Darfo Boario, nel Bresciano. il 6 novembre.

 

“L’Ibis eremita – ricorda ancora Zanoni – è una specie già estinta in Europa, che è stata reintrodotta grazie al progetto Waldrapp, finanziato dall’Ue con 2.179.000 euro più altri contributi da parte di regioni austriache ed associazioni europee, per un totale di 4,3 milioni di euro”. “Questa mattanza non è più tollerabile e la Giunta Zaia deve agire: non dimentichiamo che il Piano d’azione nazionale per il contrasto degli illeciti contro gli animali selvatici e il bracconaggio diramato dal ministero dell’Ambiente lo scorso agosto e realizzato in collaborazione con l’Ispra inserisce il Veneto nella lista dei ‘cattivi’ visto che sul Delta del Po si trova uno degli otto ‘black spot’ nazionali. Il nostro appello rischia di restare però lettera morta, visto che la Regione sta andando in tutt’altra direzione, avendo approvato in Terza commissione un Pdl statale che propone alle camere di depenalizzare i reati venatori. Già adesso, nonostante l’effetto deterrente delle sanzioni penali, i bracconieri non si fermano, figuriamoci cosa accadrebbe agli ibis e a tutti gli uccelli protetti se ci fossero delle semplici multe”

Condividi

Consulta l'archivo per mese ed anno

Ultimi comunicati stampa