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Casa degli orrori degli animali. Zanoni: «Individuare subito i complici»

A Crocetta del Montello (TV) i Carabinieri scoprono una casa degli orrori, con centinaia di volatili lasciati morire in gabbia da un impagliatore abusivo. L’eurodeputato Andrea Zanoni ha affermato: «Tutti gli animali ritrovati sono protetti da Direttive comunitarie e Convenzioni internazionali e sono sicuramente oggetto di traffici illeciti, alimentati da bracconieri e cacciatori di frodo del trevigiano, del bellunese e del pordenonese. Le associazioni animaliste locali si costituiscano parte civile nel processo contro quest’orco»

 

A Crocetta del Montello (TV) un blitz dei Carabinieri di Montebelluna (TV) ha permesso di smascherare un cinquantasettenne che deteneva uccellini moribondi, rinchiusi in gabbiette coperte di guano, senza acqua né cibo. Gli uomini dell’Arma hanno rinvenuto oltre cento volatili morti chiusi nel frigorifero e nel freezer di casa, insieme ad alimenti e surgelati comuni.

 

Venerdì 24 maggio, i Carabinieri erano andati in via della Rimembranza a Crocetta, perché cercavano la pistola che il cinquantasettenne di Montebelluna aveva minacciato di impugnare contro l’ex fidanzata durante una lite. Lo spettacolo a cui si sono trovati davanti è stato agghiacciante: attrezzi da lavoro sporchi di sangue sparsi in ogni angolo della casa. Le stanze, compresa la camera da letto, erano state trasformate in laboratori di imbalsamazione e deposito di gabbie.

 

Una vera casa degli orrori (FOTO), dove gli animali venivano lasciati morire per poi essere impagliati. Due grossi cani da guardia era stati messi a controllare il laboratorio abusivo dove i Carabinieri hanno potuto salvare 56 uccellini, tra cui Cardellini, Pettirossi, Merli, Tordi, Passeri e Fringuelli. Gli animali morenti, con le zampette atrofizzate e le piume coperte di escrementi, erano lasciati morire di fame dentro le gabbie.

 

L’eurodeputato Andrea Zanoni, vice Presidente dell’intergruppo per il Benessere degli Animali al Parlamento europeo, ha affermato: «Complimenti ai Carabinieri per l’operazione portata a termine. Ora gli inquirenti devono passare al setaccio tutti i contatti telefonici di quest’individuo, partendo dalla rubrica telefonica e dalle chiamate inviate e ricevute, per individuare la rete di cui si serviva, vanno trovati tutti i suoi complici. Trovo scandaloso che chi sapeva di questo inferno degli animali e di questo traffico illecito quanto macabro non abbia parlato prima denunciando alle autorità i fatti».

 

Durante la perquisizione, i Carabinieri hanno trovato decine di uccellini già impagliati e, nel freezer, un cigno, una civetta, un gufo e altri cadaveri di specie protette. Gli uomini dell’Arma hanno sequestrato tutto e hanno inviato gli uccellini sopravvissuti al Centro di Recupero della Fauna Selvatica della Provincia di Treviso. Successivamente hanno dato immediata comunicazione al Comune di Crocetta e all’Usl per lo sgombero dell’immobile per motivi di igiene.

 

Il cinquantasettenne, che non ha fornito spiegazioni, è stato denunciato per maltrattamento di animali, per detenzione di specie protette e per attività abusiva di Tassidermia (Impagliatore).

 

«Gli animali rivenuti protetti sia dalla Direttiva Uccelli 2009/147/CE e molti come i rapaci diurni e notturni dalla Convenzione internazionale di Washington, sono sicuramente oggetto di traffici e commerci illeciti alimentati da bracconieri e cacciatori di frodo del trevigiano, bellunese e pordenonese – ha concluso Zanoni Invito la LAV, il WWF, l’ENPA e la LIPU a monitorare il procedimento penale affinché si costituiscano parte civile nei confronti di questo orco degli animali. Figuri come questi sono pericolosi anche per tutti i cittadini. Purtroppo, le pene oggi in vigore in Italia per i reati contro gli animali e la fauna selvatica sono troppo lievi e persino ridicole. In Germania o nel Regno Unito questo delinquente sarebbe finito in carcere all’istante. Mi auguro che almeno sia messo nelle condizioni di non poter continuare questo traffico da qualche altra parte».

 

 

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