Dopo la denuncia alla Commissione europea fatta da Andrea Zanoni (IdV), il Consiglio dei Ministri impugna la legge sulla caccia in deroga della Regione Friuli. “La paura delle multe Ue ha sortito il suo effetto. Adesso il Friuli faccia dietrofront sulla caccia”
“Dietro l’impugnazione della legge regionale della regione Friuli sulla caccia in deroga da parte del Governo c’è anche la paura delle multe Ue. Per questo mi auguro che l’amministrazione regionale faccia velocemente dietrofront”. E’ il commento di Andrea Zanoni, eurodeputato IdV, alla notizia che il Consiglio dei Ministri ha deciso di impugnare la legge regionale friulana nella parte che riguarda l’esercizio delle deroghe sulla caccia. “Vedo che dopo la mia denuncia in Italia e in Europa dello scorso 28 agosto qualcosa si è mosso. Bisogna evitare che le deroghe in Italia diventino un escamotage consolidato per aggirare le leggi”.
A fine agosto, Zanoni aveva presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere alla Commissione europea di intervenire per bloccare la caccia in deroga in Friuli che consente in via ordinaria e senza alcuna possibilità di controllo, la caccia in deroga a specie protette. Nel dettaglio parliamo dell’abbattimento di 31.000 Storni (Sturnus vulgaris) dall’1 ottobre al 15 novembre, 4.000 Tortore dal Collare (Streptopelia decaocto) dal 15 ottobre al 30 novembre e un numero non precisato di Cormorani (Phalacrocorax carbo) dalla prima domenica di ottobre al 31 dicembre di ogni anno. La legge inoltre consente la detenzione di specie di uccelli prelevabili in deroga da utilizzarsi come richiami vivi.
Secondo il Consiglio dei Ministri questa Legge Regionale viola il principio di ambiente, “un interesse pubblico di valore costituzionale primario”, come di esclusiva competenza del Ministero di riferimento. Pollice verso anche per la non consultazione dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ISPRA la cui consultazione è “imprescindibile per i provvedimenti di deroga”, come si legge nella Delibera di Impugnativa del Consiglio dei Ministri del 04-10-2012.
“Ho voluto intervenire prontamente in Europa per evitare che il Friuli si aggiunga alle scorribande venatorie di Veneto e Lombardia – conclude Zanoni – L’impugnativa della legge regionale dimostra che l’avvertimento scritto del Commissario Ue all’Ambiente Janez Potočnik, innescato dalle mie ripetute denunce, al Ministro italiano Corrado Clini dello scorso maggio ha sortito il suo effetto, ovvero che se quest’anno alcune regioni italiane ripresentano la caccia in deroga scattano le multe dell’Europa”.
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