Dopo le ripetute denunce dell’eurodeputato Andrea Zanoni, la Commissione europea apre una procedura d’infrazione ai danni della Francia per la caccia illegale all’Ortolano.
“Adesso le autorità francesi dovranno rendere conto a Bruxelles e non potranno usare il foglio di via con il quale hanno liquidato i ragazzi del CABS”
“La Commissione è a conoscenza della cattura illecita di esemplari di ortolano nella Francia sudoccidentale. In seguito a ulteriori scambi con le autorità francesi, la Commissione ha avviato una procedura di infrazione nei confronti della Francia trasmettendo una lettera di costituzione in mora ai sensi dell’articolo 258 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea per la mancata protezione dell’ortolano prevista dall’articolo 5 della direttiva Uccelli (2009/147/CE)”. Lo fa sapere il Commissario Ue all’Ambiente Janez Potočnik rispondendo alla denuncia dell’eurodeputato PD Andrea Zanoni sulla caccia all’Ortolano (Emberiza hortulana), un piccolo uccello migratore della famiglia degli emberizidi, molto raro e quasi estinto in Italia, nel dipartimento francese delle Landes, nella regione dell’Aquitania, e i nuovi episodi di ostruzionismo e di violenza nei confronti dei volontari del Committee Against Bird Slaughter (CABS), associazione europea che conta moltissimi attivisti italiani e tedeschi, impegnati nell’annuale campo anti-bracconaggio in loco.
“Le autorità francesi erano state avvertite. Ho presentato a Bruxelles ben due interrogazioni che denunciavano l’assurda situazione di aperta illegalità e la passiva connivenza di certe autorità locali con i bracconieri le quali, invece che contrastare gli episodi di caccia illegale, hanno messo i bastoni tra le ruote ai volontari del CABS arrivando per due anni consecutivi ad allontanarli dalla zona – attacca Zanoni – Mi auguro che questa procedura d’infrazione serva non soltanto a mettere la parola fine alla caccia all’Ortolano nel sud della Francia ma che serva da avvertimento a tutte le regioni europee che da troppo tempo permettono, se non addirittura incentivano, le violazioni alla direttiva Ue Uccelli”.
Il Commissario Ue fa sapere che “la Commissione ha invitato le autorità francesi a fornire informazioni dettagliate sui controlli di polizia effettuati nell’autunno 2013. Essa valuterà la questione sulla base delle informazioni più recenti in suo possesso e deciderà in merito alle ulteriori azioni da intraprendere”.
“Sulla caccia all’Ortolano abbiamo assistito ad una situazione di illegalità totale, con i ragazzi del CABS vittime non solo dei soprusi dei bracconieri ma anche dell’ostruzionismo delle autorità francesi. Adesso le autorità dovranno rendere conto direttamente alla Commissione europea, e con Bruxelles non potranno di certo utilizzare il foglio di via con il quale hanno liquidato gli amici de CABS”, conclude Zanoni.
BACKGROUND
Lo scorso novembre Zanoni ha denunciato per il secondo anno di file la caccia illegale all’Ortolano (Emberiza hortulana) nel dipartimento francese delle Landes, nella regione dell’Aquitania, e i nuovi episodi di ostruzionismo e di violenza nei confronti dei volontari del Committee Against Bird Slaughter (CABS). L’Ortolano è oggetto della massima tutela fornita dalla direttiva “Uccelli” essendo inserito tra quelli particolarmente protetti di cui all’allegato I.
L’azione dei volontari, che ha consentito di localizzare in pochi giorni più di 15 siti di bracconaggio e di denunciare gli stessi alla Gendarmerie, è stata da quest’ultima costantemente seguita e controllata ma non in termini cooperativi . Inoltre anche quest’anno i membri del CABS sono stati allontanati dalla zona per ordine del locale Prefetto in previsione di una crescente aggressività da parte dei cacciatori. Il CABS racconta che ben 30 bracconieri hanno circondato due volontari aggredendoli con minacce, spintoni e, addirittura, lanciando loro contro diversi litri di urina di maiale e rubando loro il tablet che conteneva il database dei punti da controllare.
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