Bonus edilizi, Zanoni (PD): “Da Regione scarsa volontà di intervenire, in autonomia, a tutela delle imprese edili”.

“Prendo atto che in aula l'assessore al bilancio Calzavara si è limitato a dire che la Regione non può, sulla base del Decreto del governo, acquisire i crediti derivanti 
dall’attuazione dei bonus edilizi dalle imprese edili del proprio territorio. Mi sembra si dimostri in questo modo una scarsa volontà di dare un aiuto concreto a questo 
settore oggi in forte difficoltà. Ogni miliardo di crediti incagliati causa il blocco di circa 6mila interventi, portando al fallimento di almeno 1700 imprese edili. Quanto basta perché il Veneto attivasse ogni tipo di protezione, supplementare ed in autonomia”
 
Il giudizio, al termine del botta-risposta attorno ad un'interrogazione sul tema, è del consigliere regionale del PD Veneto, Andrea Zanoni.
 
Zanoni ricostruisce l'episodio di fine gennaio scorso, “quando l'assessore allo Sviluppo Economico, Marcato, scrive al ministro Giorgetti, sempre della Lega. Chiedendo di sbloccare la cessione del credito. Ma pochi giorni dopo accade l'esatto opposto col decreto del Governo. Quindi a Marcato viene sbattuta porta in faccia. A riprova che la Lega predica tanto ma alla fine ripiega sul centralismo, condannando le imprese del nord”.
 
“Nel frattempo altre Regioni, come Piemonte, Sardegna, Basilicata e Province come quella di Treviso, avevano preso in mano le redini avviando un vero e proprio programma di acquisizione dei crediti d’imposta legati ai bonus edilizi dalle imprese del proprio 
territorio permettendo loro di ottenere la liquidità di cui fortemente necessitano. Peccato che Calzavara – conclude Zanoni – abbia definito questi interventi quasi come qualcosa di estemporaneo. Quando invece seguivano una linea che dovrebbe essere, in nome del federalismo, propria di questa Regione”.
 
 
 
 
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