Bigon e Zanoni (Pd): “Sistema informativo ospedaliero, contratti d’appalto troppo lunghi e poco centrati su qualità e sicurezza. Ancora oggi problemi e disagi. Presentata interrogazione”

(Arv) Venezia 8 nov. 2023 –     “Dopo i ripetuti casi di hackeraggio che si sono verificati di recente presso le Ulss del Veneto, come quelli di Padova e Verona, è indispensabile approfondire ogni aspetto riguardante il nostro Sistema Informativo Ospedaliero, a partire dal contratto d'appalto deciso da Azienda Zero ancora nel 2018”.

La richiesta è avanzata dai consiglieri regionali del Partito Democratico Anna Maria Bigon e Andrea Zanoni che informano di aver “presentato una interrogazione sul tema”.

“C'è innanzitutto il fatto che per questo appalto, i cui cinque lotti sono stati assegnati nel 2019, viene prevista, a quanto pare, una durata quinquennale, con facoltà di rinnovo di ulteriori due anni – spiegano gli esponenti Dem – Dunque, sarebbero sette anni complessivi, che rappresentano un orizzonte temporale eccessivo rispetto alla rapidità dei cambiamenti tecnologici e alla necessità di costante innovazione. Se poi a questo si aggiunge il fatto che la gara di appalto prevedeva solamente pochi punti, sui 70 aggiudicabili, per i test tecnici di integrazione e gestione dei flussi di lavoro (workflow), si intuisce un'importanza non di primo piano che l'appalto attribuiva alla qualità e alla sicurezza del sistema”.

“Inoltre – proseguono i consiglieri del Pd – i costi di questo appalto di servizi sembrerebbero destinati a crescere rapidamente, essendo tutte le Aziende Sanitarie del Veneto costrette ad acquistare e implementare software funzionali al SIO”.

“Chiediamo quindi all'assessore regionale alla Sanità il perché della notevole durata del contratto, anche in considerazione del lungo periodo intercorso tra la fase dell’aggiudicazione e quella dell’avvio – chiariscono Bigon e Zanoni – Vogliamo inoltre capire i motivi della rilevanza così poco significativa, in sede di valutazione delle offerte, che è stata attribuita ai test tecnici. E infine, visti i ripetuti recenti disagi, chiediamo all'assessore se, da un lato, intende sospendere l’attivazione del SIO presso gli ospedali non ancora interessati da questa innovazione; e se, dall'altro, è prevista l’attivazione del sistema anche presso gli ospedali privati accreditati”.

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