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Bigon e Zanoni (PD): “Accordo integrativo medici di famiglia, senza investimenti per personale amministrativo, la Regione fa morire la medicina territoriale”

(Arv) Venezia 21 dic. 2023 –      “La mancata intesa per l’accordo integrativo dei medici di famiglia nasce dalle resistenze della Giunta regionale che non sente ragione sulla necessità di investire in modo adeguato per garantire il supporto amministrativo ai medici, oberati di lavoro per le evidenti e croniche carenze. Di questo passo diventa chiara l’intenzione di far morire la medicina territoriale”.

Con queste parole, i consiglieri regionali del Partito Democratico Anna Maria Bigon e Andrea Zanoni commentano “la decisione di Fimmg di disertare il Tavolo tecnico per l’accordo integrativo regionale”.

“Alla Regione arrivano disponibilità economiche che non sono spese per intero, visto che mancano circa 600 medici – affermano gli esponenti Dem – Si tratta di milioni di euro che possono essere investiti almeno per il supporto amministrativo. Invece, dai vertici regionali arriva solo la disponibilità a pagare 7 ore settimanali per queste figure, invece delle 14 chieste dalla categoria dei medici di medicina generale. In questo modo, non si riesce nemmeno a garantire ai medici l’impiego di figure amministrative part-time che sarebbero preziose per sgravare i professionisti dalle incombenze burocratiche”.

“Anche in sede di bilancio – ricordano Bigon e Zanoni – abbiamo presentato in questo senso un emendamento per aumentare di 10 milioni gli investimenti, come contributo per il collaboratore di studio. E invece anche in quel caso abbiamo registrato la stessa chiusura che si sta verificando ora nel confronto con la categoria. Le 14 ore sono il minimo necessario: sappiano la Regione e il Direttore generale che daremo battaglia per arrivare alle 20 ore settimanali. I soldi ci sono e altri stanno arrivando: li rendano disponibili per mettere in condizione quei pochi medici che rimangono di lavorare e di tutelare la salute dei cittadini”.

“Altrimenti – concludono i consiglieri del Pd – come Veneto saremo destinati a scendere ulteriormente nella graduatoria nazionale”.

 

 

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