Mercoledì 4 luglio 2007 la Padana, in seguito alla sentenza del TAR che aveva annullato le ordinanze di blocco del comune di Paese, ha presentato una comunicazione, con la quale annunciava la costruzione di un capannone ad uso serra da ben 12.000 metri quadri, i cui lavori iniziati il giorno dopo sono stati prontamente bloccati da una nuova ordinanza comunale, ordinanza che la Padana ha già annunciato che impugnerà al TAR. Vengo a sapere oggi che il consigliere comunale Stefano Busolin (Lega Nord) si scaglia contro il sindaco di Paese accusandolo di improvvisazione, ipotizzando addirittura l’abuso di potere, per la battaglia legale intrapresa dal primo cittadino per tutelare i cittadini e l’ambiente dai capannoni industriali delle serre. Busolin dovrebbe ben sapere che le vie legali sono le uniche armi che attualmente il primo cittadino dispone per evitare che i capannoni delle serre, a servizio delle quali i titolari della Padana hanno chiesto addirittura un inceneritore, si allarghino come una “macchia lebbrosa” con il loro “bagaglio” di rumore dei potenti ventilatori, di chimica dei prodotti fitosanitari, di fumi delle caldaie per il loro condizionamento, di traffico pesante per il trasporto delle piante, di cemento, acciaio, plastica e asfalto per le loro strutture. Da notare che tutte queste opere edili potrebbero essere edificate senza che la Padana paghi un solo euro in opere di urbanizzazione; ma lo sa Busolin che un comune cittadino per edificare pochi metri quadri deve invece pagare migliaia di euro quando per un capannone industriale che copre più di due campi veneti non si paga nulla? La legge regionale sull’urbanistica pare difendere gli interessi della potente lobby dei florovivaisti, legge voluta e approvata da una classe politica regionale evidentemente sempre più incapace di rappresentare gli interessi dei cittadini e sempre più accondiscendente agli interessi delle lobby di potere; pertanto, è sacrosanto, giusto e doveroso che il sindaco investa il denaro dei cittadini in azioni legali tese a difendere la loro salute, il loro ambiente, la loro qualità della vita. Busolin non dovrebbe dimenticare che è proprio grazie ad una analoga battaglia legale del sindaco che il nostro comune non ha più quella che era la più grande discarica d’Europa di una delle sostanze più cancerogene oggi circolanti, come l’amianto; un buon padre di famiglia investe sempre pur di vedere i propri figli sani e lontani da fonti di malattie e tumori. Trovo strano poi che Busolin non trovi il tempo per pronunciare una sola parola contro la devastazione del nostro territorio comunale dove anche lui con la propria famiglia vive e risiede, si è poi già dimenticato che è stato proprio il suo assessorato provinciale della precedente legislatura, ad indicare il corridoio ecologico, previsto dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, dove mercoledì 4 luglio scorso i fratelli Gazzola volevano costruirvi un nuovo capannone distruggendo per sempre quel terreno agricolo con siepi annesse? Invito infine Busolin ad interessarsi maggiormente a quelli che sono i veri bisogni dei cittadini che chiedono meno traffico e più aria pulita; lo invito a rimboccarsi le maniche, affinché chieda ed ottenga ai vertici del suo partito, oggi seduti nelle stanze dei bottoni della regione, di approvare leggi che invece di dare carta bianca alle lobby di potere difendano gli interessi di tutti cittadini; lo invito poi a chiedere alla Padana gli elenchi dei prodotti chimici utilizzati e le loro quantità, nonché i rischi che le persone corrono in caso di inalazione degli stessi. Qui non si tratta solo di distruzione dell’ambiente e di tutela della salute, qui si tratta di federalismo negato, dove un sindaco viene gravemente ostacolato dalla Regione nell’azione di difesa del proprio territorio e dei propri cittadini. Invito infine Busolin ad appoggiare il sindaco, che oggi sta combattendo per difendere gli interessi di tutti i cittadini, Busolin compreso, invito che mi sento di rivolgere anche a tutti i singoli cittadini di Paese. Andrea Zanoni, Presidente di Paeseambiente