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Ambiente: foca monaca torna nei mari italiani, e piu’ protetta al mondo caccia e inquinamento l’avevano fatta fuggire, e’ uno degli indicatori qualita’ ecosistemi

AMBIENTE: FOCA MONACA TORNA NEI MARI ITALIANI, E’ PIU’ PROTETTA AL MONDO CACCIA E INQUINAMENTO L’AVEVANO FATTA FUGGIRE, E’ UNO DEGLI INDICATORI QUALITA’ ECOSISTEMI Roma, 16 mag. (Adnkronos)- La foca monaca, uno degli animali piu’ protetti al mondo, uno degli indicatori piu’ sensibili della qualita’ dell’ambiente, e’ tornata a vivere nei mari italiani, da dove la caccia e l’inquinamento l’avevano fatta fuggire. I ricercatori dell’Ispra hanno cercato, scoperto, fotografato e studiato una splendida femmina adulta che ha scelto come rifugio una grotta sulla costa delle isole Egadi, in Sicilia al largo di Trapani. L’animale non ha ancora un nome. Per questo motivo il ministero dell’Ambiente e il sindaco di Favignana, Lucio Antinoro, che e’ anche il presidente dell’Area marina protetta delle Egadi, lanceranno un concorso per i ragazzi: diamo un nome alla simpatica foca delle Egadi. Negli ultimi due anni, nell’area marina protetta delle isole Egadi, e’ stata condotta un’attivita’ di ricerca svolta dall’Ispra in collaborazione con l’ente gestore della riserva, per verificare, documentare e raccogliere informazioni sugli avvistamenti di esemplari di foca monaca (monachus monachus). I primi risultati ottenuti dalla ricerca sono estremamente positivi. La conferma della frequentazione e della permanenza nell’area di studio da parte di esemplari di questa specie, anche se ridotta nel tempo e costituita da uno o pochi esemplari, riveste particolare importanza: si tratta, infatti, di una delle specie a maggior rischio di estinzione in tutto il Mediterraneo. La foca monaca era scomparsa dall’arcipelago delle Egadi gia’ da meta’ anni 70. Di questa attivita’ si e’ parlato oggi nel corso di una conferenza stampa al ministero dell’Ambiente con il ministro Andrea Orlando. Sono intervenuti il presidente dell’Area marina protetta, Antinoro, e la ricercatrice dell’Ispra Giulia Mo, che ha condotto l’attivita’ tecnico-scientifica assieme ad una squadra di ricercatori Ispra e collaboratori dell’Area marina protetta. (Ada/Opr/Adnkronos) 16-MAG-13 16:14 NNNN 

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