Venezia 9 aprile 2021
“In poco più di un anno in Veneto sono stati sequestrati alla criminalità organizzata beni per circa 31 milioni. I dati forniti dal Viminale preoccupano ma non sono inaspettati, testimoniano quanto la presenza delle mafie si stia radicando anche nella nostra regione. Crediamo che le istituzioni possano dare una risposta forte e di impatto, promuovendo azioni per il recupero e il riutilizzo di questi immobili a fini sociali, come stabilito dalla legge 48/2012 e valorizzandole”. È quanto affermano la vicepresidente del Consiglio regionale Francesca Zottis e il presidente della Quarta commissione Andrea Zanoni insieme al capogruppo del Partito Democratico Giacomo Possamai e alla vice Vanessa Camani, commentando i numeri diramati dal ministero dell’Interno in risposta a un’interrogazione del parlamentare dem veneziano Nicola Pellacani.
“L’articolo 12 – illustrano – prevede che la Regione contribuisca ‘ad assicurare un proficuo riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati alla criminalità organizzata e mafiosa’, attraverso l’assistenza agli enti locali, garantendo, tra l’altro, risorse per eventuali interventi di restauro, ristrutturazione e risanamento. La cultura della legalità è fondamentale per la sconfitta della criminalità organizzata e delle mafie e parte anche dalla valorizzazione dei simboli e presidio del territorio. Per questo auspichiamo venga data dai Comuni massima pubblicità all’elenco dei beni immobili confiscati di cui sono destinatari: ad oggi, secondo l’ultimo report di Libera, meno di uno su tre (10 su 32) l’ha inserito nel proprio sito internet, non sempre con tutte le informazioni fondamentali come destinazione d’uso, ubicazione o tipologia dell’immobile”.