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Zanoni: “Per fronteggiare il problema dei nostri paesi sempre più sott’acqua a causa dei cambiamenti climatici urge l’approvazione della legge contro il consumo del suolo”

I fatti di Genova e Parma ma anche quelli verificatesi nella Marca di Treviso e in tutto il Veneto ci dicono che la questione dell’assetto idrogeologico del nostro territorio è diventata una priorità da affrontare con urgenza.

Spesso si legge di strade trasformate in fiumi, di sottopassi allagati, di fossati diventati torrenti a dimostrazione che non si attuano gli interventi necessari per prevenire i danni causati da questi fenomeni, ormai di attualità e con i quali dobbiamo convivere.

Se i cambiamenti climatici fanno la loro parte, con acquazzoni sempre più frequenti e di intensità eccezionali, il consumo di suolo arrivato a ritmi ormai insostenibili fa il resto.

Uno studio dell’ISPRA ha dimostrato che oggi in Italia ben 8 metri quadri al secondo di territorio agricolo vengono distrutti per far spazio a colate di cemento.

Vengono perciò sottratti all’agricoltura e all’ambiente enormi superfici di terreno che svolgono una importantissima funzione, quella di assorbire ingenti quantità di acqua piovana che così viene sottratta a canali, fiumi e torrenti.

I dati dello studio dell’ISPRA, relativi al triennio 2009/2012, dimostrano come in Italia assistiamo ad una perdita della capacità di ritenzione e drenaggio del suolo tale per cui oggi 270 milioni di tonnellate d’acqua non possono più infiltrarsi nel terreno.

Quest’acqua quindi incanalata fino all’ultimo litro va a finire nei drenaggi di strade e piazzali, nei fossati, nei canali e poi nei fiumi, fiumi che si ritrovano ad avere una portata anomala ovvero sottodimensionata per questi apporti d’acqua. Tutto ciò causa i disastri ai quasi assistiamo dopo ogni pioggia.

Il Parlamento Italiano in queste settimane sta esaminando una legge che potrebbe contribuire in modo significativo a limitare questi disastri, il suo oggetto riguarda il “Contenimento del consumo di suolo e riuso del suolo edificato” e i suoi obiettivi concorrerebbero all’obiettivo dell’Unione Europea dello zero consumo di suolo entro il 2050.

Non ci resta che augurarci che questa norma, oggetto di una  recente conferenza ECODEM tenutasi a Treviso lo scorso 29 settembre 2014 con il relatore On. Fiorio, venga presto approvata.

Dalla Regione Veneto purtroppo tutto tace dato che, una simile legge giace vergognosamente impolverata nei cassetti della competente commissione consigliare di Palazzo Ferro Fini da due anni, a causa della non volontà o meglio dell’incapacità dell’attuale maggioranza del governo Zaia ad occuparsi delle emergenze che affliggono i cittadini del Veneto.

Andrea Zanoni – Presidente Circolo Ecodem Provincia di Treviso – info@andreazanoni.it

 

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