Venezia, 22 aprile 2021
“La Giornata mondiale della terra rischia di essere una retorica celebrazione: in tanti si dichiarano amici dell’ambiente, poi i fatti dicono ben altro. C’è bisogno di meno chiacchiere e più lavoro per salvare il nostro pianeta, oggi in piena emergenza climatica ed ambientale, e garantire un futuro alle giovani generazioni”. Queste le parole con cui Andrea Zanoni, consigliere regionale del Partito Democratico, ricorda la ricorrenza istituita dall’Onu nel 1970 e celebrata ogni anno in tutto il mondo.
“Dobbiamo fare i conti con questioni drammatiche: consumo di suolo, disboscamento, inquinamento delle falde acquifere e dei fiumi, sfruttamento delle risorse ittiche, allevamenti intensivi che hanno conseguenze devastanti per ambiente e biodiversità. Temi che dovrebbero essere al centro di ogni agenda politica. E il Veneto non fa eccezione. Pensiamo al caso Pfas, ma più recentemente all’ampliamento illegale sottofalda di Cava Morganella, alle casse di espansione sul Piave con cui si cancella un sito di 500 ettari di un’area tutelata dalla ‘Direttiva Habitat’ dell’Unione Europea, il recente disboscamento, anche questo illegale, di centinaia di alberi in provincia di Padova. E, ancora, il consumo di suolo record grazie alle mille deroghe di una legge che combatte lo sfruttamento solo a parole, l’uso di pesticidi per i vigneti di Prosecco, fenomeni di bracconaggio”.
“In troppi – commenta amaramente Zanoni – si riempiono la bocca di sostenibilità, tutela dell’ambiente e amore per la nostra terra e poi nel chiuso dei palazzi cedono sempre a quelle lobby che con la distruzione dell’ambiente fanno lauti profitti. Serve un cambio di mentalità, fin quando dominerà questo capitalismo spinto e predatorio non vedo una prospettiva per le giovani generazioni; la pandemia ha aggravato una situazione già drammatica. Con buona pace dell’impegno dei ragazzi del Fridays for Future e di Papa Francesco che con l’enciclica Laudato Si’ ha lanciato un allarme rimasto inascoltato”.