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Zanoni (PD): “Fienili e pollai trasformati in alberghi diffusi in deroga agli strumenti urbanistici: la legge c’è da due anni, ma la Regione non ha ancora detto quali sono i Comuni interessati”

Venezia, 26 luglio 2021

“Fienili, stalle e pollai trasformati in alberghi diffusi su tutto il territorio, con ampliamenti in deroga a strumenti urbanistici, regolamenti edilizi comunali e normativa sul consumo di suolo. Sono passati ormai due anni dall’approvazione della legge sull’adeguamento ordinamentale che dava l’ennesima delega in bianco alla Giunta, ma ad oggi non sono stati individuati i Comuni interessati. Come mai?”. È la richiesta di Andrea Zanoni, consigliere regionale del Partito Democratico e primo firmatario di un’interrogazione sottoscritta dalle colleghe di gruppo Anna Maria Bigon e Francesca Zottis, oltre a Erika Baldin del Movimento Cinque Stelle. Interrogazione che riguarda la legge 29/2019 e in particolare l’articolo 13 frutto di un emendamento dell’allora capogruppo leghista Montagnoli per rilanciare il turismo nella zona Unesco delle Colline del Prosecco, seppur non citata esplicitamente. 

 

Una forzatura che permetterà di cementificare ancora, alla faccia del ‘consumo zero’. Con quell’emendamento non solo sarà possibile trasformare ‘strutture agricolo-produttive non destinate all’agricoltura e all’allevamento’ in strutture ricettive senza cambio di destinazione d’uso dal punto di vista catastale e relativi oneri, ma anche realizzare ampliamenti fino a 120 metri cubi per ogni edificio. Già allora avevamo criticato le maglie eccessivamente allargate di questo provvedimento, che rischia di avere un effetto domino con conseguenze devastanti per il paesaggio, la cui salvaguardia viene messa in secondo piano; così come avevamo contestato la delega alla Giunta che però, dopo due anni, non ha ancora reso noti i Comuni oggetto della legge ad hoc: quali sono le ragioni di un ritardo così lungo? Dobbiamo considerarla una marcia indietro? – domanda Zanoni – Forse i dati Ispra, che ci vedono i peggiori per consumo di suolo, hanno portato a qualche ripensamento? O era una ‘marchetta elettorale’ visto che eravamo alla vigilia delle Regionali? In ogni caso speriamo resti in un cassetto, perché nessuno sente il bisogno di veder trasformate le nostre Colline già martoriate dalla monocoltura del Prosecco e del suo pesante carico di pesticidi in un albergo diffuso con ulteriore cementificazione”. 

 
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