Pedemontana, in Veneto l’ombra di un maxi scandalo. Eurodeputato PD Zanoni mostra le carte.

 A cinque anni dall’avvio del piano per la realizzazione di un ampio tratto della Pedemontana, maxi infrastruttura stradale del Veneto, ecco scoppiare quello che potremmo definire un vero e proprio scandalo.

 

A denunciarlo l’eurodeputato PD Andrea Zanoni stamattina nell’ambito di una conferenza stampa indetta per svelare quanto scoperto sulle carte alla base del contratto di project financing stipulato tra la Regione e il concessionario privato che ha vinto la gara d’appalto, Superstrada Pedemontana Veneta Srl. Con una modifica alla convenzione alla base dell’accordo progettuale, sono stati aggiunti al bilancio del piano (2,3 miliardi di euro) altri 441 milioni, tutti provenienti dalle casse della Regione Veneto e dello Stato.
«Un aumento di capitale per coprire nuove spese e altri problemi» ha spiegato Zanoni, «che viene però interamente finanziato dai contribuenti, ovvero i cittadini», ha dichiarato l’europarlamentare. E proprio sul fronte dell’impegno di ogni singolo cittadino per pagare la Pedemontana, Zanoni sfodera un altro asso rintracciato tra le carte depositate 5 anni fa dal notaio: i pedaggi. «Uno specchietto per le allodole la gratuità della strada fin qui sbandierata» ha incalzato l’eurodeputato, «la Pedemontana infatti sarà a pagamento. Gli sconti? Ci sono, del 50%, ma solo per per i primi 15 anni e solo per over 65 anni e under 23». Quindi ben poche persone rispetto a quelle, residenti della zona o meno, che transiteranno per la strada. Zanoni svela anche quelli che sono gli accordi in caso di un’improvvisa sospensione o eliminazione del piano. «La Regione sarà costretta a pagare ai costruttori il 10% dei guadagni previsti nei successivi 40 anni» dice l’eurodeputato, e questo anche nel caso in cui i costruttori «avessero difficoltà» ad ottenere i finanziamenti da parte dell’ente pubblico e decidessero quindi di recedere dall’impegno contrattuale. Si parla di circa 500 milioni di euro. Adesso, carte alla mano, Zanoni e il comitato contro la Pedemontana presenteranno un’interrogazione in commissione e al Parlamento Europeo, ma un’altra battaglia potrebbe essere ingaggiata direttamente davanti alla giustizia o all’amministrazione italiana.

 

In allegato i documenti che Zanoni ha portato in conferenza stampa.

 

VIDEO 1

 

VIDEO 2

 

VIDEO 3

Condividi

Consulta l'archivo per mese ed anno

 
Ultime News