
Il Consiglio di Stato ha rigettato il ricorso in appello della Regione Veneto su calendario venatorio regionale 2022/23 sospeso dal TAR il 23 settembre scorso. Perciò restano protetti fino a domani 1 ottobre ben 19 specie di uccelli ma la vittoria più importante è il blocco della caccia per una quarta e quinta giornata settimanale, nei mesi di ottobre e novembre, agli uccelli migratori, in aggiunta alle tre giornate settimanali previste dalla legge; in complesso un taglio di ben venti giornate di caccia. Il Consiglio di Stato si è basato sulla Costituzione italiana che da pochi mesi prevede anche la tutela di ambiente e biodiversità. E’ gravissimo che la Regione sperperi i soldi dei cittadini per queste assurde e perdenti battaglie legali, se vuole evitare ricorsi e blocchi della caccia rispetti le leggi e le norme di tutela degli animali selvatici dell’Unione Europea, approvando un calendario venatorio che segua il parere tecnico reso dall’ISPRA. Questa è una vittoria della legalità che ripristina il rispetto delle norme statali e comunitarie salvando centinaia di migliaia di uccelli attualmente in migrazione e in grave difficoltà a causa di siccità, eventi meteo estremi, agricoltura intensiva ad alto utilizzo di pesticidi e consumo di suolo. Chissà se i cacciatori dopo la manifestazione di Venezia di oggi promossa dall’esponente di Fratelli d’Italia, Sergio Berlato, ora andranno a manifestare anche a Roma. Andrea Zanoni
COMUNICATO LAC: https://www.abolizionecaccia.it/.../veneto-il-consiglio.../
LAC - Lega per l'Abolizione della Caccia LAC Padova - Lega Abolizione Caccia LAC Treviso - Lega Abolizione Caccia LAV Vicenza LAV Rovigo LAV Padova LAV Belluno Oipa Treviso OIPA Rovigo OIPA Venezia LIPU Padova Lipu Trevigiana ENPA Treviso ENPA Vicenza ENPA Venezia OIPA Rovigo
Foto: Gallinella d’Acqua dolce (una delle specie salvate dal Consiglio di Stato)