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Pm 10 – Zanoni (PD): “Veneto camera a gas e Treviso zona rossa: situazione insostenibile, è sbagliato minimizzare. A febbraio riunione con la Commissione europea per evitare sanzioni”

Venezia, 24 gennaio 2021

“Con il Veneto che è una camera a gas e Treviso zona rossa con oltre 18mila veicoli ‘stoppati’, sorprendono le dichiarazioni ottimistiche del direttore del dipartimento Qualità dell’ambiente di Arpav e il suo via libera ai Panevin che in realtà sono una pesante fonte di inquinamento”. È quanto afferma Andrea Zanoni, consigliere regionale del Partito Democratico a proposito della situazione in provincia di Treviso con 10 giorni consecutivi di sforamenti e il passaggio in ‘zona rossa’ con nuove limitazioni al traffico veicolare. 

 

“Tre anni fa ho denunciato alla Commissione europea la violazione della Direttiva sulla qualità dell’aria, auspicando un intervento di Bruxelles per tutelare la salute dei veneti e anche il portafogli. L’Italia infatti nel 2020 è stata condannata per la seconda volta dalla Corte di Giustizia dopo quella del 2012 e rischia di dover pagare sanzioni elevatissime, rivalendosi poi sulle Regioni corresponsabili. Nei giorni scorsi – fa sapere – ho ricevuto una lettera dal capo unità ‘Attuazione in materia ambientale’ della Commissione: a febbraio è in programma un incontro con le autorità italiane per fare il punto sulla situazione e sulle misure fin qui adottate a livello nazionale e locale per garantire il rispetto dei valori limite ed evitare quindi un ulteriore rinvio alla Corte di giustizia. Ogni anno l’inquinamento atmosferico provoca in Italia oltre 50mila morti premature secondo i dati dell’Eea (Agenzia europea per l’ambiente) ed è tra le cause di infarto di cui sono vittime persone di ogni età, giovanissimi inclusi”.

“Di fronte a una situazione oggettivamente critica, spiace che ci sia chi sminuisce la questione. I Panevin sono parte del problema, è innegabile. Nel 2019 i dati delle centraline dell’aria dell’Arpav nei giorni di gennaio registrarono un’emissione di polveri con valori record, raggiungendo addirittura 335 microgrammi per metro cubo a Treviso, quando il limite di legge è 50. Una concentrazione di polveri sottili superiore a quella dell’inquinatissima Pechino. Davvero si può far finta di niente in nome della tradizione? Ricordo ancora le decine di telefonate ricevute da tutta la provincia di cittadini e mamme furiose perché impossibilitate ad aprire le finestre di casa oppure a uscire con i bambini per l’aria irrespirabile. Tantissime manifestazioni erano ammissibili un tempo, oggi con la peggiorata situazione ambientale e sanitaria causa Covid che attacca i polmoni e l’aumentata sensibilità delle persone per la tutela della salute, i Panevin sono insostenibili”.

“La Regione – conclude – pensi ad attuare provvedimenti seri per diminuire l’inquinamento ponendo l’attenzione non solo sul trasporto ma anche sulle emissioni di industria, agricoltura e riscaldamento domestico, adottando una politica che incentivi la sostituzione di tutti i sistemi vetusti ed inquinantissimi con altri di nuova generazione e vietando tutte le pratiche che ammorbano l’aria”.

 

 
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