“Nel tempo, più l'opera è avanzata e più è indietreggiata ogni ipotesi di esenzione. Inizialmente, nella prima convenzione col concessionario, questa era prevista per tutti i cittadini residenti nei Comuni interessati dal tracciato. E fu proprio questa la condizione determinante per l'accettazione del percorso da parte delle comunità. Esenzioni che nella seconda concessione vennero previste solo per giovani e anziani oltre una certa età, per poi sparire definitivamente con la terza convenzione, nel 2017 sotto la Giunta Zaia. Insomma, una retromarcia beffarda. Rispetto e lealtà nei confronti dei territori – conclude Zanoni – richiederebbero meno vetrine e palcoscenici e una scelta netta per l'introduzione delle esenzioni promesse in origine”.