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Zanoni (PD): “Omicidio Pretto, la verità è ancora lontana. Dopo due anni manca un chiaro movente”

Venezia, 23 maggio 2019

“Purtroppo la verità sull’omicidio di Mauro Pretto, dopo oltre due anni, è ancora lontana. Ho parlato oggi con il procuratore capo di Vicenza e pare non esserci ancora una chiara matrice e un movente utile agli investigatori, anche se le indagini proseguono”. Lo rende noto il consigliere del Partito Democratico Andrea Zanoni a margine dell’incontro avvenuto oggi nel Tribunale berico con il dottor Antonino Cappelleri per la consegna dell’esposto sulla moria di uccelli lungo le barriere trasparenti della Pedemontana e in cui ha chiesto notizie sul misterioso assassinio del boscaiolo di Zovencedo, ucciso sulla porta del proprio casolare nella notte tra il 12 e 13 maggio 2017 da un colpo sparato con un fucile da caccia.

 

“Mi è sembrato un atto doveroso, anche perché nei giorni scorsi avevo parlato a lungo sia con il fratello Diego che con la compagna Anna Maria: passato così tanto tempo si sentono un po’ abbandonati dalla autorità. Mi auguro che le indagini effettuate anche dalla polizia scientifica del Ris di Parma portino presto degli utili elementi per individuare l’assassino che, ahimè oggi è ancora libero di circolare tra noi, per i nostri paesi. Non è ammissibile che questo assassino che ha ucciso una persona disarmata, freddandola come in una vera e propria esecuzione, circoli liberamente. Rispetto il lavoro delle forze dell’ordine, purtroppo molti di loro, anziché occuparsi di questi delinquenti, sono costretti alle arrampicate per togliere lenzuoli e striscioni per non disturbare qualche ministro particolarmente suscettibile”.

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