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Sicurezza – Zanoni e Azzalin (PD): “Capannoni vuoti in Veneto utilizzati dalla criminalità come discariche. La Regione monitori queste strutture e si costituisca parte civile nei processi; ma sul serio, non come nel caso-banche”

Venezia  6 mar. 2019 –     “Ormai non passa settimana senza che venga fuori un episodio di traffico, stoccaggio o smaltimento illecito di rifiuti. Il capannone individuato a Fiesso Umbertiano, in provincia di Rovigo, è solo l’ultimo in ordine di tempo: quante indagini e arresti dovremo vedere prima che la Giunta Zaia si renda conto che è un’emergenza?

 

È ora di svegliarsi e battere un colpo: effettuino un monitoraggio dei tanti capannoni vuoti, così come della filiera dei rifiuti industriali; si tratta di un fenomeno che, se non si interviene, è destinato sicuramente a proliferare. Leggiamo con piacere che l’Assessore regionale Bottacin ha dichiarato che la Regione si è attivata per costituirsi parte civile nei processi per gli ecoreati: speriamo non vada a finire come per il crac delle banche, dove la richiesta è arrivata fuori tempo massimo, una superficialità che lascia senza parole”.

 

I Consiglieri regionali del Partito Democratico Andrea Zanoni e Graziano Azzalin intervengono sul caso della struttura scoperta dai carabinieri del Noe di Venezia nell’Alto Polesine su segnalazione della compagnia di Castelmassa, dove un tempo aveva sede un’azienda che produceva pannelli per frigoriferi, adesso in fallimento. “Sembra la fotocopia di quanto scoperto poche settimane fa a Fossalta di Piave, in provincia di Venezia. È evidente che i malviventi, a differenza della Giunta che ha prodotto una legge sul consumo di suolo assolutamente inefficace, sono riusciti a trovare una soluzione per i tanti capannoni vuoti. All’interno erano stoccati circa 5mila metri cubi di rifiuti, ovviamente in maniera illecita, soprattutto di natura plastica e residui tessili, ammassati fino al soffitto. È stata una fortuna che non sia scoppiato il solito incendio”.

 

“Oltre ai carabinieri – concludono i due Consiglieri – vogliamo ringraziare i cittadini che insospettiti dal viavai dei mezzi attorno al capannone, hanno avvisato le forze dell’ordine. La loro collaborazione è fondamentale, li invitiamo a segnalare movimenti sospetti nelle zone industriali dove ci sono strutture vuote. Bottacin deve ricredersi: aveva banalizzato la nostra proposta di una task force per controllare i capannoni abbandonati, ma invece è necessaria.

 

Se questi rifiuti vengono bruciati, o prendono fuoco, c’è il rischio che si liberino quantità immani di diossina, sostanza altamente cancerogena. La Regione intervenga prima che succeda qualcosa di grave e assuma un ruolo da ‘regista’: dia indirizzi ai Comuni in modo che sindaci e polizie municipali, che conoscono il territorio, possano fare prevenzione”.

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