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Sanità – Moretti (area Dem): “C’è carenza di organico in Oncologia a Vicenza? Perché da sei anni questa unità è senza primario? Zaia deve dare una risposta”

“Quando si parla di tumori e di cure oncologiche e di visite sospese, non c’è alcuno spazio per approssimazioni o spiegazioni abborracciate”. La capogruppo dell’area Dem in Consiglio Regionale, Alessandra Moretti, torna sul caso della sospensione delle visite oncologiche all’ospedale di Vicenza con una interrogazione di cui è prima firmataria e sottoscritta dai colleghi Fracasso, Azzalin, Dalla Libera, Ferrari, Guarda, Pigozzo, Ruzzante, Salemi, Sinigaglia, Zanoni, Zottis. “Zaia deve dare una risposta e fare chiarezza sull’Unità operativa di Oncologia dell’Ospedale San Bortolo a Vicenza. Mi chiedo quale sia la verità su questa vicenda: quella sostenuta dagli ispettori regionali secondo i quali non c’è carenza di personale? Oppure quella fornita dal Direttore Generale delle ULSS n. 5 e n. 6 e il Direttore Sanitario dell’ULSS n. 6 ? O forse – incalza la Moretti – ha ragione il primario facente funzioni dell’Unità di Oncologia, che in passato aveva più volte segnalato alla direzione generale dell’ULSS n. 6 la carenza di personale con soli 8 medici presenti su 11 previsti in organico notando come questa carenza avrebbe comportato la sospensione di alcune attività ? Tre versioni, molto diverse tra loro e credo che i cittadini, ad iniziare da chi ha subito un disservizio grave, abbiano diritto ad una risposta”. L’esponente del Pd ricorda che: “un gruppo di pazienti ed ex-pazienti dell’Unità operativa di Oncologia dell’Ospedale San Bortolo, con il nome di ‘Amici del Quinto Piano’ – spiega Alessandra Moretti – ha avviato una raccolta di firme per manifestare piena solidarietà al primario facente funzioni, ritenuto responsabile della soppressione delle visite oncologiche di controllo. L’iniziativa è oltremodo significativa ed è un segno di stima emblematico. Successivamente si è saputo che le visite sarebbero state ripristinate grazie alla diminuzione dei tempi destinati dai medici ai singoli pazienti. Non entro del merito di questa strategia, sebbene vi sia molto da obiettare – conclude la Moretti – ma mi chiedo, ancora una volta, e pretendo una risposta chiara ed esaustiva, se ci sia o no carenza di organico a Oncologia a Vicenza e perché da sei anni ad oggi non si sia ancora provveduto a ricoprire in pianta stabile il posto di primario dell’Unità operativa di Oncologia dell’Ospedale San Bortolo di Vicenza”

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