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Rifiuti della Mestrinaro a Zero Branco (TV): Zanoni pronto a portare il caso a Bruxelles

L’impianto per il trattamento dei rifiuti speciali costituisce una minaccia per la frazione della Bertoneria di Zero Branco (TV). L’Eurodeputato Idv Andrea Zanoni: «Siamo di fronte ad uno squallido ricatto occupazionale: se il progetto verrà approvato denuncerò la questione all’Unione Europea. Appoggio il sindaco ed i cittadini di Zero Branco».
 
In attesa del provvedimento con cui la Regione Veneto si pronuncerà per l’ennesima volta sull’autorizzazione del nuovo impianto di trattamento dei rifiuti speciali della ditta Mestrinaro, la Provincia ha concesso l’autorizzazione al trattamento di 5.700 tonnellate di rifiuti speciali, contravvenendo alla sentenza del Consiglio di Stato.
 
Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV e membro della Commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento Europeo è sceso in campo al fianco dei cittadini di Zero Branco, dichiarando il suo pieno appoggio ad ogni iniziativa del Comune per difendere la loro salute: «Se la sentenza del Consiglio di Stato non sarà rispettata, sono pronto ad investire della questione l’Unione Europea. L’Ue, infatti, sostiene che il futuro dei rifiuti sta nella loro riduzione e limitazione all’origine. L’imperativo è il riciclo e la realizzazione di impianti ecocompatibili. Sostengo la battaglia del Sindaco di Zero Branco Mirco Feston, che si è schierato contro il progetto della Mestrinaro, che mette a rischio quattrocento famiglie della frazione Bertoneria, in una zona di fragilità idraulica, come sottolineato anche nel PAT, Piano di Assetto del Territorio».
 
Sulla questione si sono pronunciati sia il Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto sia il Consiglio di Stato. Ora i sindacati hanno lanciato l’allarme per la possibile perdita di posti di lavoro, qualora la Regione non dia il “via libera” all’impianto. «I sindacati evitino di ricattare le istituzioni – conclude Zanoni – Stanno prendendo in giro i lavoratori, perché sanno benissimo che il principio di legalità, ovvero il rispetto del pronunciamento del Consiglio di Stato, non può essere sacrificato per dei posti di lavoro. Se la legge non verrà rispettata denuncerò il caso all’Unione Europea per le possibili violazioni alla Direttiva sui Rifiuti e alla Direttiva sulle Acque 2000/60/CE».
 
 
Ufficio Stampa On. Andrea Zanoni
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