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Non passano emendamenti su tutela trasporto animali vivi

Parlamento europeo. Andrea Zanoni: “Grande occasione persa. L’Ue non deve incentivare il trasporto di animali vivi che causa inutili sofferenze”. Zanoni ha aderito alla campagna 8hours che chiede il limite massimo di 8 ore per il trasporto di animali in Europa.
“Una grande occasione persa per intervenire nel trasporto di animali vivi e per favorire accordi commerciali internazionali più equi”. Così Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV, commenta la bocciatura di due emendamenti alla risoluzione sul bilancio Ue 2012. “Con l’adozione di uno di questi emendamenti avremmo potuto disincentivare il trasporto di animali vivi per migliaia di chilometri in Europa”, spiega Zanoni, “con il secondo emendamento avremmo potuto frenare l’over produzione europea di carni che non solo costituisce un  livello di produzione non richiesto dai consumatori europei, ma mina direttamente le basi delle economie dei Paesi in via di sviluppo”.
Zanoni si riferisce alla bocciatura degli emendamenti 35 e 36 che proponevano (36) l’eliminazione dei sussidi a chi commercia in animali vivi “in quanto non vi è alcun motivo per cui gli animali debbano essere trasportati vivi ed essere quindi sottoposti a inutili sofferenze”, e (35) l’eliminazione dei rimborsi per le esportazione di prodotti agricoli e alimentari “in quanto il denaro dei contribuenti non dovrebbe essere utilizzato per ostacolare la capacità del Sud globale di sviluppare la propria produzione alimentare”.

“Questi soldi si sarebbero potuti usare per migliorare la condizione degli animali nel trasporto e nella macellazione in Europa e anche nei Paesi terzi” continua Zanoni, “proprio secondo le linee del Consiglio Ue che invita la Commissione europea a promuovere l’animal welfare anche nel commercio internazionale”.

“Per questo motivo ho aderito alla campagna internazionale 8hours” conclude Zanoni, “che chiede il limite di 8 ore per il trasporto di animali vivi in Europa”. La campagna si propone di raccogliere un milione di firme per chiedere all’Ue una normativa comunitaria su questi trasporti. “Ancora oggi, nel 2011, migliaia di animali vengono trasportati in condizioni inaccettabili sulle strade europee. Trasporti massacranti di decine di ore al termine dei quali i poveri animali arrivano stremati, mutilati se non addirittura morti prima di finire al mattatoio finale”.

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