Bruxelles, 25-01-2012
Andrea Zanoni chiede alla Commissione europea di conformare la Direttiva Uccelli alla Convenzione internazionale di Washington vietando la caccia alla tortora selvatica e l’anitra marzaiola.
“La normativa Ue deve essere univoca e coerente per tutelare seriamente la fauna selvatica”. “L’Ue includa la tortora selvatica e l’anitra marzaiola tra le specie non cacciabili previste dalla Direttiva Uccelli”, lo chiede Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV e presidente dell’Intergruppo Animali, con un’interrogazione alla Commissione europea.
“La situazione attuale, che vede queste due specie incluse nelle liste europee di uccelli cacciabili, è in evidente contrasto con la Convenzione internazionale di Washington adottata livello mondiale”.
Questa Convenzione ha come obiettivo quello di proteggere le specie minacciate di flora e di fauna, come la tortora e la marzaiola, mediante il controllo del loro commercio su scala internazionale. Il Regolamento CE 338/97, relativo alla protezione di specie flora e fauna mediante il controllo del loro commercio, prevede che vi siano comprese proprio le specie individuate dalla Convenzione di Washington e qualsiasi specie che sia in via di estinzione.
“Il problema è che la tortora selvatica e la marzaiola, la cui commercializzazione resta vietata, sono comunque comprese nelle appendici delle specie cacciabili della Direttiva Uccelli – spiega Zanoni – Insomma ci troviamo di fronte ad un paradosso: ovvero questi animali non possono essere commercializzati ma possono essere uccisi a sangue freddo”.
Per questo motivo l’Eurodeputato chiede alla Commissione europea di uniformare i dettami della Direttiva Uccelli alle disposizioni della Convenzione di Washington che ha appunto valenza internazionale. “Gli sgambetti dei cacciatori e di qualche amministrazione locale, come il Veneto, alla normativa comunitaria sono giù molti – conclude Zanoni – E’ importante che l’Ue adotti una legislazione il più chiara e coerente possibile per proteggere gli uccelli di tutta Europa”.
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