Il Rapporto 2010 dell’Olaf vede l’Italia al secondo posto per numero di truffe ai danni dell’Ue. Andrea Zanoni: “In Italia la legalità è messa alla berlina”.
“Che vergogna essere secondi in Europa per truffe ai danni dell’Ue. Cosa sta facendo il Governo italiano per rimediare a questo triste primato?”, così Andrea Zanoni commenta da Strasburgo il rapporto 2011 dell’Ufficio europeo per la lotta antifrode (Olaf).
L’Olaf ha condotto nel 2010 in Italia ben 41 indagini, la maggior parte delle quali riguardanti l’utilizzo di fondi strutturali, spese dirette e il mercato del tabacco. Siamo secondi solo alla Bulgaria (che conta 81 indagini) e seguiti dal Belgio (che conta 37 indagini).
“L’Olaf fotografa una realtà italiana fatta di corruzioni e frodi che non fa onore al nostro Paese”, attacca Zanoni. “Il Governo deve fare tutto il possibile per contrastare questo fenomeno che rischia di farci diventare il Paese Ue simbolo del malaffare”.
Nel 2010 l’Olaf ha trattato circa 500 casi, tra i quali figurano complesse indagini che hanno coinvolto più paesi europei, coordinati dall’Uffico anti frode. Oltre le 41 indagini in corso per quanto riguarda l’Italia, solo nel corso del 2010 l’Olaf ha ricevuto 75 nuove segnalazioni di casi di possibile frode ai danni delle istituzioni europee, in aumento rispetto alle 57 del 2009.
“Purtroppo questo è il risultato di una politica dove chi parla di giustizia viene accusato di essere un forcaiolo e di un Premier che un giorno si l’altro pure attacca l’indipendenza della Magistratura”, conclude Zanoni.