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Ispettorato del lavoro di Treviso, mozione del Pd. Zanoni: “Organico più che dimezzato, servono assunzioni urgenti. Caporalato e morti bianche non si combattono senza personale”

Venezia, 2 luglio 2019

“L’Ispettorato del lavoro di Treviso ha un organico più che dimezzato rispetto alle effettive necessità, così è impossibile andare avanti. La Giunta intervenga presso il Governo per garantire un adeguato numero di personale affinché siano garantiti i servizi oltre alle condizioni di lavoro dei dipendenti”. È quanto chiede il consigliere del Partito Democratico Andrea Zanoni, primo firmatario di una mozione sottoscritta dal capogruppo Stefano Fracasso, dalla vice Orietta Salemi e dalla collega Cristina Guarda della Lista AMP.

 

“L’organico per assicurare i servizi indispensabili è pari a 66 unità, ma gli addetti sono appena 28 e diventeranno presto 27. Andrà infatti in pensione entro fine anno l’unico funzionario addetto all’emissione dei provvedimenti di maternità anticipata, con la prevedibile conseguenza di ritardi intollerabili nella gestione delle richieste. Con numeri così risicati gli uffici sono al collasso, ovviamente i ritmi lavorativi diventano stressanti, i dipendenti sono costantemente sotto pressione. Una situazione del genere è intollerabile – insiste Zanoni – in una regione e in una provincia dove sono in aumento i fenomeni di caporalato, lavoro nero così come le morti bianche.

 

Senza personale non si può fare prevenzione, inoltre rallentando l’attività c’è il forte rischio che le azioni ispettive finiscano in prescrizione. La media nazionale di controlli alle imprese è dell’8%, in provincia di Treviso è del 4% proprio perché manca personale. Zaia, lo scorso maggio, si era impegnato nel maggio 2018 a varare un piano strategico di intervento e rafforzare gli Spisal con assunzioni straordinarie, ma serve un azione coordinata a tutti i livelli.”.

 

“Per questo – ribadisce in chiusura Zanoni – è urgente che la Regione si muova presso il ‘Governo amico’. Nell’attesa di buone nuove da Roma, come suggerito anche dalla Cisl Fp che ha sollevato il problema pochi giorni fa denunciando lo stato di assoluta emergenza, è indispensabile convocare un tavolo di confronto con la Direzione Nord Est dell’Ispettorato per valutare soluzioni temporanee, come il distacco di personale amministrativo da altri uffici o la riduzione dell’orario di apertura agli utenti, in modo da permettere la conclusione degli adempimenti istituzionali”.

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