ANDREA

ZANONI

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DICIAMO BASTA ALLA CACCIA

Rieccoci. A settembre, come ogni anno, riapre la caccia in tutta Italia. Puntuale come un orologio, anzi in anticipo sui tempi stabili dalla legge per la stagione venatoria, in molte regioni italiane si inizia a sparare. Sparare per sport a merli, tortore, ghiandaie, gazze, cornacchie e colombacci. Un Far West delle doppiette che inizia “in deroga” grazie alla concessione di molte regioni, tra cui il Veneto di Luca Zaia, una preapertura che colpisce le specie in un momento molto delicato per il loro ciclo riproduttivo, subito dopo la nidificazione.

Una mattanza che non risparmia nessuno, né le numerose specie di uccelli in fase di migrazione prenuziale (come accade per il germano reale, la folaga, la cesena ed i tordi) né tanto meno specie espressamente protette e a rischio estinzione. Uno schiaffo in faccia a tutte le persone impegnate con associazioni per la loro tutela (Lac, Lav, Enpa, Wwf, Lipu e Legambiente) e alla stessa legislazione europea, che con la “Direttiva Uccelli” parla chiaro.

Molte amministrazioni locali e regionali continuano ad essere sorde agli appelli di quanti hanno chiesto l’abolizione della caccia, soprattutto di quella in deroga. Fa male accorgersi che tutto questo è anche finalizzato a strizzare l’occhiolino ai cacciatori, a quanti proprio non riescono a vivere senza “sparare a qualcosa”. Il “Manifesto per la coscienza degli animali” ha raccolto l’anno scorso oltre 100mila firme per dire BASTA a un “un atto stupido, crudele e nocivo al sentimento morale”. Ma, secondo i dati ufficiali, in Italia ci sono circa 700mila praticanti iscritti alle associazioni e 200mila privati. E purtroppo in politica a volte la matematica conta più della morale.

Personalmente sono sempre stato convinto che nella vita la morale conti più di tutto, ed è per questo che non smetterò di lottare finché non sarà posta la parola fine a questo assurdo genocidio. E per questo che porterò la battaglia in Europa, al Parlamento europeo, affinché la normativa comunitaria sia finalmente rispettata in Italia.

Vi invito a votare al sondaggio lanciato dal Corriere della Sera sul divieto totale della caccia in Italia. Diciamo BASTA a alla caccia in Italia. Diciamo SI alla vita dei nostri amici volatili.

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