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“Cosa sta accadendo a Cava Colombera?” Lunedì a Morgano incontro insieme al consigliere regionale Andrea Zanoni e al candidato sindaco Giuseppe Ceccon

Treviso, 17 maggio 2019

Passato, presente e futuro di Cava Colombera saranno al centro dell’incontro di lunedì prossimo, 20 maggio, a Morgano (ore 20.30 presso la Sala Pluriuso di via Chiesa 37) insieme al consigliere regionale e vicepresidente della commissione Ambiente Andrea Zanoni e al professor Giuseppe Ceccon, candidato sindaco per la lista Morgano Civica. 

 

“Il progetto di riempimento dell’ex cava non può non preoccupare – spiega Zanoni – È infatti previsto l’arrivo di materiali di vario genere, anche provenienti da impianti di recupero di rifiuti da costruzione e demolizione, senza che al momento siano state fornite garanzie sull’assenza di rischi di contaminazione per la falda acquifera. Non sappiamo neppure se Arpav abbia già effettuato delle valutazioni in merito – sottolinea Zanoni che sulla questione ha presentato una dettagliata interrogazione ancora in attesa di risposta – La quantità necessaria per riempire la cava è impressionante: 254.800 metri cubi, pari a oltre 11mila mezzi pesanti che dovranno transitare su strade assolutamente inadeguate. Sollevare dubbi sui materiali che saranno conferiti è assolutamente lecito, a maggior ragione dopo quello che abbiamo visto a Paese: 200.000 mila tonnellate di rifiuti stoccati illegalmente a Cava Campagnole e poi sequestrati dalla Procura distrettuale antimafia di Venezia”.

 

“Le istituzioni devono preoccuparsi di tutelare salute dei cittadini, ambiente e natura. Ricordo che nell’area in questione è stato raso al suolo un bosco su un’area di 54.000 metri quadri in una delle zone più cementificate d’Italia se non addirittura d’Europa. Un intervento sbagliato e dannoso, tanto che i Carabinieri hanno pure notificato un verbale da 4.937 euro alla ditta che l’aveva effettuato, contestando un illecito amministrativo per un taglio di piante di alto fusto superiore al consentito, ben 236. Un’operazione che brilla per scarsa trasparenza: in un primo momento l’area boscata era stata calcolata in 27.337 metri quadri, poi ridotta su proposta del tecnico della ditta proprietaria ad appena 5.440 metri quadri. A posteriori la Regione ha accettato la nuova valutazione e il disboscamento nonostante l’area fosse vincolata, come previsto dal Ptcp. E la ditta se l’è cavata con un versamento di poco più di 8mila euro. L’incontro di lunedì sarà l’occasione per informare adeguatamente la popolazione, anche tramite la proiezione di slide, su un progetto mai illustrato in pubblico e rimasto ben chiuso nei cassetti del Comune di Morgano. Saranno inoltre resi noti nuovi e inquietanti aggiornamenti della vicenda, che potrebbe avere a breve pesanti ripercussioni. Vista l’importanza e la delicatezza del tema, invito tutti a partecipare”. 

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