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Asinelli “rasaerba” in stato di abbandono. Un asinello ferito e intrappolato e contenitori di acqua a secco. Intervengono il Corpo Forestale ed il Servizio veterinario dell’ULSS.

Comunicato del 25 maggio 2011

In seguito ad un sopralluogo effettuato ieri sera dai responsabili dell’OIPA e della LAC, Mara Canzian e Andrea Zanoni (da pochi giorni consigliere provinciale) presso la bretella di Postioma dove sono richiusi gli asini rasaerba della Provincia di Treviso, è emersa per l’ennesima volta una situazione di abbandono e degrado (risale a circa un mese fa il ritrovamento di uno di questi asinelli morto).

Con 31 gradi all’ombra i poveri asinelli sotto il sole cocente erano privi di acqua in entrambi le ciotole, tutte rotte e scassate, ubicate presso due baracche, le quali risultavano vuote e con il fondo secco a dimostrazione che l’acqua mancava da molto tempo.

Un giovane asinello si era rifugiato in un’area con pendenza scoscesa, con fondo in elementi di cemento con varie cavità, dove non si poteva spostare essendo stato evidentemente cacciato dal branco.

La povera bestiola, un cucciolo di circa un anno, presentava vistose escoriazioni,  ferite da morsicature dei maschi dominanti, le zampe posteriori con parti in carne viva, con ferite infettate dove si annidavano diverse mosche.

A circa un chilometro di distanza, quindi pressoché irraggiungibile, dentro ad una vecchia vasca da bagno, c’era dell’acqua torbida con all’interno numerose alghe e con il fondo melmoso. Nell’area erano presenti due maschi adulti dei quali uno dominante ed un secondo con diverse cicatrici da morsi, il maschietto ferito, due femmine gravide ed una asinella.

I volontari hanno quindi provveduto ad abbeverare le bestiole assetate grazie ad un secchio prestato da dei residenti; inoltre hanno effettuato delle videoriprese e numerose fotografie per evitare che qualcuno in Provincia dica che “non è successo niente”.

Vista la grave situazione i responsabili delle associazioni hanno chiesto l’intervento del Corpo Forestale dello Stato e del Servizio Veterinario dell’ULSS di Treviso che sono intervenuti sul posto.

Il veterinario ha rintracciato il pastore che ha in custodia gli animali scoprendo che lo stesso era in alpeggio in zona Cansiglio.

Il veterinario ha dato disposizioni di portare gli asini in stalla per un controllo delle femmine gravide e per il pronto soccorso del piccolo asinello ferito, inoltre ha dichiarato che gli asini devono essere spostati perché nell’area non c’era più erba a disposizione.

Andrea Zanoni, presidente della LAC del Veneto e consigliere provinciale ha dichiarato: “Trovo scandaloso che noi contribuenti, tramite la provincia, paghiamo 16.000 euro ad un pastore che non accudisce questi animali, sul posto è intervenuto solo dopo un’ora un anziano di Venegazzù evidentemente chiamato dal pastore che si trova in montagna.

La presenza di una balla di fieno sul posto dimostra il fallimento dell’invenzione degli asini rasaerba di Zaia, esperimento fallito clamorosamente perché ora gli asini hanno divorato tutta l’erba del recinto mentre i rimanenti chilometri di bretella hanno l’erba alta un metro.

Chiederò al presidente della provincia, a mio avviso colpevole dei mancati controlli, di dichiarare fallito l’esperimento e di affidare questi animali a delle persone responsabili che se ne prendano cura e di interrompere da subito il rapporto con questo pastore che risulta a dir poco inaffidabile.”

Mara Canzian, delegata OIPA della sezione di Treviso ha aggiunto: “E’ evidente che siamo in presenza di “incapacità” o “non volontà” da parte della persona incaricata di prendersi cura di questi poveri asini. L’ambiente in cui stazionano non è idoneo alla loro permanenza, ci dovrebbe essere un’alternanza degli animali che però è evidente non esserci. Ci chiediamo inoltre come mai dal 2005, periodo nel quale sono stati introdotti 6 esemplari, ad oggi, ci siano ancora solo ed esclusivamente 6 esemplari. Dove sono finiti i nascituri? Sono stati spostati? Sono morti? Quali sono state le cause della loro eventuale morte? Chiediamo, a nome della comunità, visto che gli asini sono “proprietà” della Provincia di cui tutti noi facciamo parte, che vengano fatti i controlli delle iscrizioni di tutti gli asinelli, e che il presidente della provincia venga a vedere la situazione con i propri occhi per poter definitivamente mettere fine a questo progetto “demagogico” ma fallito in partenza.”

OIPA Italia – sezione Treviso e provincia Delegata: Mara Canzian – Via Borgo San Daniele 38 – 31050 Povegliano (TV)  – Tel. 339 7760836 –treviso@oipaitalia.com

LAC Lega Abolizione Caccia – Sezione del Veneto – Via Cadore 15/C int. 1 31100 TREVISO Cell. 347/9385856 email lacveneto@ecorete.it

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