“Mentre la Legge sul consumo di suolo giace dimenticata in qualche cassetto, la Maggioranza va avanti come un trattore, o una ruspa, abbattendo le tutele ambientali”. Con queste parole, affidate ad una nota, il consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni, ha commentato i lavori in aula consiliare sul collegato al Bilancio, ricordando come “ieri il Consiglio ha dato il via libera, con i nostri voti contrari, a una serie impressionanti di deroghe: sui recinti e box dei cavalli anche in aree protette, al Piano Casa regionale, con proroga incorporata dal 10 maggio 2017 al 31 dicembre 2018, ampliamenti di attività commerciali tramite il Suap (Sportello Unico Attività Produttive) ai Piani urbanistici provinciali e comunali, come i PTCP, PAT E PATI”. “E ancora deroghe – informa Zanoni – per escavazioni nei fiumi, anche senza le valutazioni di incidenza ambientali, le cosiddette VINCA, ai sensi della Direttiva ‘Habitat’ all’interno delle aree che costituiscono la ‘Rete Natura 2000’, e senza necessità di autorizzazione paesaggistica”.
“I veneti chiedono più tutele per il nostro martoriato ambiente – afferma l’esponente Democratico – e questa è la risposta di Zaia e della sua Maggioranza. La nostra Regione è al secondo posto in Italia per consumo di suolo (12,2%), dietro alla sola Lombardia, stando al Rapporto 2016 dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra)”. “Da tempo – sottolinea Zanoni – in Seconda Commissione consiliare attendiamo di poter discutere la Legge contro il consumo di suolo: l’ultima volta la Maggioranza non è neppure stata in grado di garantire il numero legale, segno di quanta importanza accordi ad un tema così delicato”. “E pensare – conclude Andrea Zanoni – che nel 2013 Zaia aveva garantito che la normativa sarebbe stata approvata nel giro di tre mesi, poiché, garantiva lui, era la madre di tutte le battaglie”.