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Ambiente – Guarda (CPV) e Zanoni (PD): “Pfas e limiti nazionali, dopo la fine del governo gialloverde, via libera alla nostra mozione: il ministro dell’Ambiente non perda altro tempo”

Venezia 25 set. 2019 –     “Finalmente, dopo un anno, è stata approvata la mozione che impegna la Regione a spingere il ministro dell’Ambiente a fissare limiti a tutte le sostanze perfluoroalchiliche con decretazione d’urgenza. Una unanimità che fa bene al Veneto e che ci auguriamo non rimanga un ‘verba volant’, così come speriamo che il voto favorevole della Lega non arrivi solo per ‘comodità’, vista la recente uscita dal Governo. 

 

Anche perché l’emergenza Pfas è rimasta la stessa: abbiamo perso troppo tempo e non possiamo perderne ancora”. A dirlo, Cristina Guarda (Civica per il Veneto) e Andrea Zanoni (Partito Democratico) dopo l’approvazione all’unanimità della mozione da loro presentata, sottoscritta dai consiglieri Ruzzante e Bartelle del Coordinamento Veneto 2020, e su cui è stato trovato un accordo con la maggioranza.

 

“Adesso ci appelliamo al ministro dell’Ambiente: si metta in moto subito, non scarichi responsabilità su altri enti e introduca con un decreto d’urgenza limiti nazionali per tutte le sostanze perfluoralchiliche. Gli ricordiamo che ogni Stato dell’Ue ha la facoltà di introdurre autonomamente norme in assenza di una direttiva comunitaria. E adesso ha un sollecito che gli arriva da tutto il Veneto. Il Governo – aggiungono i due consiglieri – può e deve agire velocemente per due motivi: anzitutto, con la ripresa dei lavori della nuova legislatura europea arriverà la direttiva Ue riguardante la qualità delle acque destinate al consumo umano; inoltre la conferma dello stato di emergenza in Veneto dovrebbe rafforzare la necessità di unificare la normativa a livello nazionale in modo che l’Italia e il ministro possano avere una voce più autorevole in Europa.

 

Vogliamo ancora una volta evidenziare che qua abbiamo la più grande contaminazione europea, se non mondiale, da Pfas con 350mila residenti e 50 Comuni coinvolti” spiegano i due Consiglieri, rivolgendosi nuovamente al ministro Costa: “Può benissimo, con decretazione d’urgenza, dare indicazioni sui limiti Pfas per le acque potabili, come fatto dal precedente esecutivo con il Decreto Genova, per innalzare la quantità di idrocarburi ammessi nei fanghi di depurazione da spargere sui terreni. C’era urgenza prima, quando il governo era gialloverde, c’è urgenza ora con il nuovo governo giallorosso”

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