Ancora oggi, nel 2011, migliaia di animali vengono trasportati in condizioni inaccettabili sulle strade europee. Trasporti massacranti di decine di ore al termine dei quali i poveri animali arrivano stremati, mutilati se non addirittura morti prima di finire al mattatoio finale. Un abominio che infligge inutili e terribili sofferenze ad animali già dichiarati a morte lungo la filiera della nostra industria alimentare.
Centinaia di ovini, bovini, caprini ed altri animali ammassati su camion l’uno sull’altro, senza un centimetri di spazio, senza quasi nemmeno l’aria per respirare. Niente acqua e cibo per ore e ore, spesso legati e sballottati violentemente anche per migliaia di chilometri. Molti di loro non ce la fanno, e soccombono prima di arrivare a destinazione, trovando così lungo il trasporto una morte prematura e cento volte più dolorosa.
L’attuale legislazione europea purtroppo permette questo scempio, lasciando che gli animali vengano trasportati per parecchi giorni a patto che il trasportatore assolva alcuni semplici doveri, irrisori in confronto alla sofferenza impartita ai poveri animali. Questa situazione deve cambiare una volta per tutte e l’Europa deve essere protagonista di questo cambiamento.
Per questo sostengo la campagna “8hours”, che fissa proprio in 8 ore il limite massimo che la legge dovrebbe consentire per il trasporto di animali sulle strade europee. Raccogliendo un milione di firme possiamo chiedere all’Ue, grazie alla nuova legge d’iniziativa popolare introdotta dal trattato di Lisbona, di adottare finalmente una legge “umana” che regoli questo trasporto che oggi di “umano” non ha proprio niente.
E’ ora che l’Ue metta in pratica quanto dichiarato dal Comitato Scientifico per la Salute e il Benessere degli animali della Commissione europea nel 2002 nel rapporto “The Welfare of Animals during Transport”: “I trasporti di animali vivi, come regola generale, dovrebbero essere il più brevi possibile”.
In Italia alcune associazioni, a cui va il mio ringraziamento per il loro impegno, stanno già sostenendo questa importante campagna. Mi riferisco alla Lega Anti Vivisezione, Save the Dogs, Italian Horse Protection Association e Compassion in World Farming Italia.
Come Eurodeputato farò tutto il possibile affinché agli animali siano finalmente garantite condizioni minime di trasporto e vengano loro evitate inutili e inumane sofferenze. Nell’Europa del 2011, questi abomini non sono più tollerabili.
Ti invito a fare come me, firma la petizione della campagna 8hours per chiedere all’Ue di intervenire. Diciamo basta a questo abominio!