Venezia, 15 ottobre 2021

“La Regione faccia rispettare l’ordinanza del Tar nella sua interezza, anziché dare interpretazioni creative come quella della lettera inviata dalla Direzione Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico-venatoria di Palazzo Balbi alle associazioni venatorie e addetti alla vigilanza lo scorso 30 settembre. Le indicazioni sono chiare, non si può essere ambigui e giocare al ribasso per fare l’ennesimo favore ai cacciatori: quella nota deve essere ritirata”. È quanto chiede con un’interrogazione il consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni; interrogazione sottoscritta dalla collega dem Anna Maria Bigon, da Cristina Guarda di Europa Verde e dal portavoce dell’opposizione Arturo Lorenzoni.

 

“La decisione del Tar non è frutto di fantasie, ma si basa sul parere scientifico dell’Ispra e in particolare sul Rapporto Direttive Natura (2013/2018) Sintesi dello stato di conservazione delle specie e degli Habitat di interesse comunitario e delle azioni di contrasto alle specie esotiche di rilevanza unionale in Italia dello scorso luglio. Tra le specie ‘in stato critico, in condizioni sfavorevoli e vulnerabili’ rientrano Marzaiola, Folaga, Alzavola, Mestolone, Canapiglia, Beccaccino e Quaglia e la riduzione da 5 a 3 giornate di caccia settimanali tra ottobre e novembre vale anche per loro, non soltanto per Codone, Allodola, Cesena e Tordo Sassello, come asserito dalla nota regionale”.

 

A distanza di due settimane, però, la circolare è ancora valida: “Il presidente Zaia non può continuare a far finta di niente, deve attivarsi per il ritiro, individuando anche il soggetto a cui attribuire il potere sostitutivo in caso di inerzia da parte degli uffici; basta regali ai cacciatori sulla pelle degli uccelli migratori protetti, le decisioni dei giudici del Tar  vanno rispettate”.