La notte tra il 15 e il 16 agosto, lo spettacolo pirotecnico all’estremità ovest della spiaggia di Eraclea (VE) ha provocato un incendio nell’area tutelata della Laguna del Mort. L’eurodeputato Andrea Zanoni ha affermato: «Voglio vedere la Valutazione di Incidenza Ambientale che deve precedere per legge l’autorizzazione dei fuochi d’artificio. Basta a spettacoli del genere in una zona che rientra nella Rete Natura 2000»
Nella notte tra giovedì 15 e venerdì 16 agosto 2013, lo spettacolo pirotecnico all’estremità ovest, verso Jesolo, della spiaggia di Eraclea (VE) ha provocato un incendio nell’area protetta della Laguna del Mort. Una delle micce dei fuochi d’artificio ha raggiunto la pineta della famosa oasi naturalistica.
La vegetazione seccata dal sole di quei giorni ha immediatamente preso fuoco, quando la miccia ancora accesa è caduta nella pineta. I volontari della Protezione Civile di Eraclea e la Polizia Locale sono subito intervenuti anche a bordo di gommoni. I Vigili del Fuoco hanno messo in sicurezza l’area e domato definitivamente le fiamme.
L’eurodeputato Andrea Zanoni, membro della Commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo ha affermato: «Voglio vedere la Valutazione di Incidenza Ambientale (VINCA) che deve precedere spettacoli come quello che ha causato l’incendio in un’area di grande importanza naturalistica. Ho già inoltrato al Sindaco di Eraclea, Giorgio Talon, la domanda di accesso agli atti per averne copia. Considerata la pericolosità di tali manifestazioni per quest’ambiente naturale tutelato dall’Ue e inserito nella Rete Natura 2000, ho già richiesto di evitare che il prossimo anno si autorizzi l’esplosione di fuochi d’artificio nelle vicinanze della Laguna del Mort».
BACKGROUND
La Laguna del Mort è stata creata dalla rotta del Piave nel 1936, che a seguito di una grande piena, modificò l’ultimo tratto del proprio alveo e si estende tra Eraclea Mare e la foce del Piave. L’area, ancora incontaminata, è caratterizzata da acque basse con fondali sabbiosi e ricchi di fitoplancton ed è alimentata solo dai flussi delle maree. Nella circostante pineta, le specie floristiche sono numerose: tra queste la spartina, la salicornia, il limonio, l’inula e l’obione, tutte piante alofite, ovvero che vegetano laddove l’acqua è salata, avendo una grande tolleranza al sale. Tra gli uccelli che vi trovano rifugio si annoverano le Passere di mare, Cormorani, Garzette, Rondini di mare e Tuffetti.
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