Martedì 20 agosto l’eurodeputato Andrea Zanoni ha incontrato i rappresentanti del Comitato di vigilanza a Campo San Martino (PD) sul posto dove dovrebbero costruire la nuova centrale: «Ho visto un piccolo angolo di paradiso ricco di biodiversità, flora, fauna e acqua. Questo progetto distruggerebbe per sempre un piccolo paradiso ambientale, meglio dirottare i fondi per la realizzazione di impianti fotovoltaici nei tetti delle case dei cittadini di Campo San Martino.»
Martedì 20 agosto, l’eurodeputato del Gruppo ALDE e membro della Commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo ha effettuato un sopralluogo nell’area interessata dalla nuova centrale idroelettrica di Campo San Martino (PD). (FOTO)
L’opera dovrebbe essere realizzata tra i comuni padovani di Campo San Martino e in piccola parte Curtarolo, in zona demaniale e a ridosso di un Sito di Interesse Comunitario e di una Zona di Protezione Speciale che rientra nella Rete Natura 2000, modificando sostanzialmente la morfologia dell’alveo del fiume Brenta e stravolgendo l’ambiente naturalistico e paesaggistico.
Dal 2011 è nato un Comitato di vigilanza che ha ricevuto l’adesione di oltre 700 cittadini, il quale ha presentato alla Commissione regionale per la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) ben 23 osservazioni contro la realizzazione del progetto tramite addirittura 103 raccomandate.
«Ho visto con i miei occhi il luogo dove dovrebbe sorgere questa nuova centrale idroelettrica con tanto di piloni e cavi elettrici, capannone e traversa, che andrebbe a distruggere per sempre un luogo molto interessante sotto il punto di vista ambientale costituito da una ricchissima flora spontanea, addirittura da una spiaggia naturale dove molti cittadini del posto vanno a prendere il sole e farsi il bagno, il tutto ubicato a ridosso di un Sito di Importanza Comunitaria tutelato dall’Unione europea e appartenente alla Rete Natura 2000. Ho detto al sindaco presente sul posto e a tutti i cittadini che mi hanno raggiunto che è meglio destinare i fondi pubblici stanziati per parte di quest’opera in centinaia di impianti fotovoltaici da installare nei tetti delle case dei camposanmartinesi. Il nostro ormai deturpato territorio non ha bisogno di altri sfregi ambientali come questa imponente centrale idroelettrica che porterebbe ingenti guadagni nelle tasche di pochi a discapito di tutti i cittadini e dell’ambiente»
Zanoni, da sempre impegnato sul fronte della tutela ambientale, ha sottolineato anche che la nuova centrale idroelettrica sorgerà a ridosso di un’area classificata ZPS e SIC, dunque tutelata dall’Europa ai sensi delle Direttive Uccelli 2009/147/CE e Habitat 92/43/CEE: «Se questo progetto dovesse essere approvato dalla Giunta Regionale del Veneto, prenderò immediatamente carta e penna per denunciare questo ennesimo scempio alla Commissione europea. Faccio presente che recentemente il Parlamento europeo ha approvato una relazione che, tra l’altro, prevede l’eliminazione degli incentivi per le fonti alternative che creano problemi all’ambiente e alla biodiversità, incentivi che, nel caso di questa centrale, rendono molto lucroso questo investimento».
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