Le Guardie ecologiche hanno scoperto centinaia di Carpe, Gobbi e Lucci morti nel Tresinaro a Mulino di Gazzata tra Correggio e San Martino in Rio (RE) e sono riuscite a mettere in salvo tre quintali di pesci. L’eurodeputato PD Andrea Zanoni ha affermato: «Invito gli inquirenti a effettuare indagini approfondite. Mi auguro vengano individuati i responsabili e invito WWF, Italia Nostra, Legambiente e ANPANA a costituirsi parte civile nel processo che si dovesse tenere a carico dei responsabili. Esorto chi può fornire informazioni a rivolgersi alle autorità»
In località Mulino di Gazzata in via Forche, tra i comuni di San Martino in Rio (RE) e Correggio (RE), il canale Tresinaro nel tratto dove si interseca con il cavo Tassarola è stato invaso da una schiuma densa e maleodorante. Otto quintali di Carpe, Gobbi e Lucci sono morti asfissiati: i poveri pesci si erano gettati gli uni sopra gli altri, in cerca di acqua pulita quando ormai le loro branchie erano già piene dell’acqua marrone che, anche a distanza di metri, emanava un forte odore di letame.
Il penoso spettacolo è stato scoperto dalle Guardie ecologiche che, dopo molte ore di lavoro, sono riuscite a portare in salvo tre quintali di pesci (VIDEO). Sul posto sono intervenuti i tecnici dell’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale (ARPA) e della Bonifica con la Polizia municipale e quella Provinciale. L’ARPA ha effettuato i prelievi per stabilire che tipo di sostanza sia stata riversata nelle acque.
Dai primi rilievi sembrerebbe trattarsi di liquidi organici o di tensioattivi, sostanze contenute nei detersivi. Subito sono scattati controlli nelle aziende agricole e nelle ditte della zona, ma non sono state riscontrate anomalie. A monte, i due canali sono puliti e quindi l’ipotesi più accreditata è quella di uno sversamento in loco avvenuta qualche ora prima della scoperta, probabilmente con un’autobotte. Per il momento, il personale dei Comuni interessati e della Bonifica hanno provveduto alla pulizia e a immettere acqua salubre.
L’eurodeputato PD Andrea Zanoni, vice Presidente dell’Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali al Parlamento europeo ha affermato: «Invito gli inquirenti a effettuare indagini approfondite, perché siamo di fronte ad un atto gravissimo. Mi auguro vengano individuati i responsabili e invito WWF, Italia Nostra, Legambiente e ANPANA a costituirsi parte civile nel processo che si dovesse tenere a carico dei responsabili. Esorto chi può fornire informazioni a rivolgersi alle autorità. Chi ha compiuto questo gesto inqualificabile ha provocato la morte di otto quintali di pesci, con un danno inestimabile alla fauna locale, mettendo a rischio la salubrità dell’ambiente circostante. I miei complimenti ai volontari che sono riusciti a salvare centinaia di poveri pesci».
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