LA COMMISSIONE AGRICOLTURA APPROVA IL PIANO FAUNISTICO VENATORIO CHE NON TUTELA GLI ANIMALI SELVATICI, NON DIFENDE I CITTADINI E DA TROPPI PRIVILEGI AI CACCIATORI.

Oggi la Commissione Agricoltura ha approvato la legge ed il nuovo Piano Faunistico Venatorio. Sono state inserite oasi tarocche che non corrispondono ai criteri Ispra ma che concorrono a raggiungere quel 20% minimo di legge di territorio da proteggere, come la laguna viva di Venezia, dove la fauna non si può riprodurre, parte del lago di Garda o ancora l’aeroporto militare di Istrana. Di fatto, quindi, il minimo di legge non viene rispettato. Nel Vicentino il territorio protetto in pianura è di poco superiore al 5%. Per quanto riguarda poi la tutela degli uccelli migratori uno dei punti fondamentali della legge statale è la tutela dei valichi montani per un raggio di mille metri. In Veneto ce ne sono potenzialmente una quarantina, ma il Piano ne protegge solo uno violando le leggi comunitarie. Ci sono anche gravissime carenze sulla procedura di Valutazione Ambientale Strategica con una chiara violazione della Direttiva Habitat. Infine c’è il tema della possibilità di chiedere il divieto caccia nei propri terreni prevista dalla legge nazionale, con il Piano che pone paletti inaccettabili, come il limite dell’1% massimo della superficie totale a livello regionale, oppure le procedure con l’obbligo di presentare il cosiddetto shapefile dei propri terreni; un file che viene prodotto da tecnici professionisti, andando inevitabilmente ad appesantire l’iter, scoraggiando i cittadini. Tutto questo è inaccettabile, a maggior ragione se pensiamo che per le pratiche dei cacciatori o allevatori la norma prevede domanda in carta semplice, allegando i normali estratti catastali. Il prossimo 18 gennaio quando la legge verrà in consiglio per l’approvazione finale presentero’ diversi emendamenti per cambiare questo piano fatto sotto dettatura della lobby venatoria. Andrea Zanoni
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