Domani votiamo per una Politica agricola comune davvero verde

Ancora una volta l’ambiente finisce in seconda fila. Ancora una volta il verde, l’ecologico e il biologico, vengono sacrificati in nome di altre priorità, di altri interessi, in un eccesso di miopia politica senza precedenti. Domani al Parlamento europeo voteremo la riforma della Politica agricola comune Pac 2014-2020, dove per proteggere il vecchio modello di agricoltura e dei sussidi, si è scelto di dare una sforbiciata alla sostenibilità e al greening.

 

Si tratta di stabilire le linee guida di quella che sarà la politica agricola europea dei prossimi sette anni, il capitolo ancora oggi più sostanziale degli aiuti europei che assorbe ben oltre la metà dell’intero  bilancio comunitario. In pratica si tratta di decidere quali attività e come finanziarle per arrivare un’agricoltura sempre più sostenibile in grado di produrre e creare posti di lavoro nel rispetto dell’ambiente.

Purtroppo in commissione Agricoltura sono passate una serie di modifiche alla proposta originale che hanno spinto al ribasso le ambizioni dell’Ue di avere finalmente un’agricoltura sostenibile. La lobby dell’agricoltura intensiva che mira ad ottenere il massimo profitto sacrificando senza pensarci due volte l’ambiente ha prevalso, mettendoci oggi, anzi domani, di fronte ad un testo in parte da rifare.

Non considero accettabile una Pac che non finanzi adeguatamente le buone pratiche agricole che rispettano la natura e che producono cibo sano con modalità sostenibili per le future generazioni. Per troppo tempo l’Unione europea ha finanziato pratiche agricole dannose, che inquinano suoli, acque e aria, mentre la buona agricoltura biologica veniva penalizzata e marginalizzata. I dati sull’ambiente in Europa evidenziano una crisi generalizzata della biodiversità e il consumo di suolo, facendoci presagire un domani dove i terreni non avvelenati saranno un’oasi e il resto un deserto di veleni.

Per questo motivo ho presentato una serie di emendamenti trasversali che domani verranno votati in sessione plenaria del Parlamento europeo dove, insieme ad altri eurodeputati più sensibili alla nostra salute e all’ambiente che agli interessi economici di una minoranza, chiediamo un maggior finanziamento al greening, ovvero migliori pratiche agricole per la tutela dell’ambiente, il respingimento dei doppi pagamenti, l’obbligo per gli agricoltori del rispetto delle normative europee in materia di tutela dell’ambiente, sicurezza alimentare, benessere animale e salute pubblica, una condizione che deve diventare vincolante per il ricevimento di ogni tipo di finanziamento comunitario.

Basta regalare soldi a chi abusa di pesticidi e avvelena noi e l’ambiente. Basta regalare soldi a chi continua a ignorare l’agricoltura sostenibile e biologica! Basta considerare la Pac come un enorme calderone di soldi dai quali attingere indiscriminatamente! L’Europa ha bisogno di un’agricoltura più verde! Bisogna premiare gli agricoltori più responsabili !

Domani voterò SI solo a una Pac che vada in questa direzione!

Andrea Zanoni

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