Zottis, Montanariello e Zanoni (PD): “Via del Mare, l’alternativa al project l’aveva annunciata Zaia. Le responsabilità di un ritardo ventennale sono tutte della Regione”

Venezia, 17 giugno 2021

“Sulla Via del Mare scontiamo un ritardo ventennale con responsabilità esclusiva della Regione, che in tutto questo tempo non ha mai cambiato colore politico. L’assessore De Berti lamenta l’assenza di alternative al project financing? Dimentica che era stato proprio Zaia a ipotizzare soluzioni diverse  nel 2017 durante l’inaugurazione della Fiera di San Donà. E, prima dell’avvio dell’iter, era stata presentata una soluzione che non prevedeva il pedaggio. La Regione ha preferito proseguire con il project, il cui percorso è stato sospeso e poi riavviato più volte, senza coinvolgere il territorio; che ci siano delle perplessità sia nel merito che sul metodo è inevitabile. Così come appare inevitabile che, partito l’iter con i relativi vincoli contrattuali, la Regione si sia messa nelle condizioni di dover oggi adempiere ‘senza se e senza ma’ ad idee del passato al di là dei reali costi-benefici. L’esempio di Meolo è lampante: l’opera impatta sulle libertà e possibilità di spostamento, riducendole: se l’assessore non comprende le ragioni della protesta legate alla viabilità interna, la soluzione è semplice: parli con il sindaco, anche lui leghista o vada in Consiglio come richiesto dalla lista civica Uniti per Meolo”. Così Francesca Zottis, esponente PD e vicepresidente del Consiglio regionale, replica insieme ai colleghi Jonatan Montanariello e Andrea Zanoni all’assessore alle Infrastrutture in merito alla nuova Superstrada che collegherà Meolo a Jesolo. 

 

“Non accettiamo l’ennesimo scaricabarile: quella del project è una scelta precisa della Giunta Zaia, in continuità col suo predecessore. Adesso attendiamo l’esame delle offerte e anche l’audizione dell’assessore in Commissione: ci auguriamo che le promesse vengano mantenute, a cominciare dall’esenzione dal pedaggio e dalla risposta alle esigenze di Comuni come Meolo. Con la Pedemontana è andata diversamente da quanto previsto, restare vigili è il minimo indispensabile, visto che ad oggi la Regione sta tirando dritto evitando il confronto”.

 
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