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Zanoni porta in Europa il caso dell’Impianto per rifiuti pericolosi “Ex Nuova Esa” di Marcon.

L’europarlamentare Andrea Zanoni presenta un’interrogazione alla Commissione europea per chiedere un’indagine sulla mancata bonifica dell’ex impianto di trattamento di rifiuti pericolosi sotto sequestro dal 2004 tra Marcon (VE) e Mogliano Veneto (TV). «Cosa aspetta la Regione a stanziare i contributi per risolvere l’emergenza ambientale?»

 

«Sarebbe opportuno approfondire le ragioni per le quali il Veneto ha stanziato solo due milioni di euro, insufficienti per eliminare i rischi di contaminazione nella struttura “Ex Nuova Esa”, al confine tra Marcon (VE) e Mogliano Veneto (TV)». Andrea Zanoni, eurodeputato ALDE e membro della Commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo si rivolge alla Commissione europea presentando un’interrogazione.

 

All’attenzione della Commissione c’è l’ex impianto per il trattamento di rifiuti denominato “Ex Nuova Esa”, già oggetto di sequestro dal 2004, a seguito di indagini sull’illecito smaltimento che hanno coinvolto i vertici della società di gestione.

 

«Ancora oggi risultano stipate circa 5.800 tonnellate di rifiuti speciali – spiega Zanoni – in parte pericolosi non catalogati e stoccati con un elevato rischio ambientale, come risulta dalla relazione del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Venezia e dall’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto (ARPAV). È segnalata addirittura la presenza, in un’area a rischio idraulico, di 180 fusti di pentasolfuro di fosforo, una sostanza che, a contatto con l’acqua, sprigiona gas altamente infiammabili. Le terre di bonifica sono semplicemente coperte da teli di plastica».

 

La società che ha acquisito il ramo d’azienda residuo non ha adempiuto, se non in minima parte, all’obbligo di smaltimento dei rifiuti irregolari. Su richiesta dei Comuni di Marcon e Mogliano, la Regione Veneto con deliberazione di Giunta 1858 del 18 settembre 2012 ha stanziato due milioni di euro per il ripristino ambientale, non ancora iniziato. Secondo il Sindaco di Marcon, Andrea Follini, dalle stime effettuate l’analisi, l’asporto e il conferimento dei rifiuti in impianti specializzati richiederebbero un importo di circa sei milioni di euro.

 

«L’impianto, adiacente a un’area classificata secondo le Direttive Habitat 92/43/CEE e Uccelli 2009/147/ CE Sito d’Importanza Comunitaria (SIC) e Zona a Protezione Speciale (ZPS) di Rete Natura 2000, si trova a ridosso del fiume Zero che confluisce nel Dese, quasi in corrispondenza della sua foce nella laguna di Venezia. La permanenza di rifiuti speciali e pericolosi in un luogo delicato dal punto di vista ambientale suscita forte preoccupazione nei cittadini. Alla luce di tutto questo, la Commissione non ritiene opportuno approfondire i motivi per i quali la Regione ha stanziato un contributo non sufficiente a risolvere l’emergenza ambientale?», chiede l’eurodeputato nella sua interrogazione parlamentare.

 

BACKGROUND

 

Zanoni si era già occupato della questione “Ex Nuova Esa” a giugno 2012, quando l’impianto abbandonato era stato interessato da un pauroso incendio. Le fiamme erano divampate il 27 giugno verso le 19, sprigionando una nube che si era spinta fino a Mogliano Veneto, con particolare riferimento alla frazione di Bonisiolo, raggiungendo successivamente Casale sul Sile e Treviso. Per spegnere l’incendio erano intervenute diverse squadre dei Vigili del Fuoco di Mestre e Padova, i Carabinieri e l’ARPAV, che hanno lavorato per ore per mettere in sicurezza il sito.

 

In quell’occasione, Zanoni aveva sottolineato che l’ex impianto avrebbe dovuto essere considerato alla stregua delle industrie chimiche che usano materiali pericolosi e, quindi, sottoposto alle rigide normative europee come quella approvata dal Parlamento europeo lo scorso 14 giugno, la cosiddetta revisione della direttiva Seveso. Il provvedimento ha rafforzato gli standard di sicurezza con nuove regole e controlli impeccabili, per garantire la massima sicurezza ai residenti e all’ambiente circostante.

 

 

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