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Zanoni (PD): “Modifica last minute al calendario venatorio: dalla Regione uno schiaffo al Tar del Veneto e alle indicazioni dell’Ispra”

Venezia, 20 gennaio 2022

“Il via libera all’ultimo momento alla caccia agli acquatici per fine gennaio decisa martedì scorso dalla Regione è uno schiaffo ai giudici del Tar del Veneto e all’Ispra, oltre a essere un atto che minaccia la biodiversità dell’intera Europa”. Così Andrea Zanoni, consigliere regionale del Partito Democratico, interviene sulla delibera di Giunta che ha modificato in corsa il calendario venatorio aggiungendo tre giornate per cacciare l’avifauna acquatica migratoria.

“Il Tar del Veneto – ricorda – con ordinanza del 24 settembre, in seguito al ricorso della Lac (Lega per l’abolizione della caccia) aveva disposto la chiusura della stagione al 20 gennaio per tutte le specie di uccelli acquatici cosi come prescritto dall’Ispra ‘al fine di tutelare la migrazione pre nuziale e in ragione della necessità di uniformare le date di chiusura della caccia per tale gruppo di specie particolarmente sensibile al disturbo causato dall’attività venatoria e l’interruzione della stessa presso le zone umide dalla III decade di gennaio, periodo durante il quale tali aree iniziano ad essere interessate dal passaggio di migratori’. Questo in applicazione del “principio che sancisce la tutela delle popolazioni europee’ degli uccelli migratori. Una decisione cancellata dall’assessore Corazzari e dalla Giunta Zaia con l’ultima delibera che prevede appunto il prelievo venatorio, nelle  giornate del 26, 29 e 31 gennaio 2022 e su tutto il territorio regionale, di Germano reale, Folaga, Gallinella d’acqua, Alzavola, Mestolone, Canapiglia, Porciglione, Fischione, Codone, Marzaiola, Frullino e Beccaccino”.

“Hanno emanato un atto che va contro le misure di tutela dell’avifauna previste dalla Direttiva Uccelli 2009/147/CE del Parlamento europeo, della legge statale e regionale su caccia e fauna, contro il  parere dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale e soprattutto contro una decisione della magistratura amministrativa sul calendario venatorio, con il rischio di conseguenze anche in sede penale”.

“È un provvedimento – rincara Zanoni – che compromette la conservazione di un patrimonio di biodiversità senza pari dato che in Veneto passa la più importante rotta di uccelli migratori provenienti dal nord Europa. Dopo l’approvazione del Piano faunistico venatorio, non a caso il relatore è il presidente di Federcaccia Veneto, e con questa delibera abbiamo un’ulteriore conferma che la Regione legifera sotto dettatura della lobby venatoria”

FOTO: Alzavole, piccola specie di anatra cacciabile dal peso di circa 300 grammi.

 
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