Venezia, 19 gennaio 2022
“Meno burocrazia per esercitare un sacrosanto diritto, quello di poter vietare la caccia nel proprio terreno, previsto dalla legge nazionale, dopo 15 anni. Sono soddisfatto per l’eliminazione di ogni riferimento alla cartografia in formato shapefile da allegare alla richiesta, perché riduce gli oneri a carico dei proprietari, altrimenti costretti ad affidarsi a un professionista con relative spese. La discussione in Commissione, partita dagli emendamenti dell’opposizione, in questo caso ha dato buoni frutti”. A dirlo è il consigliere del PD Veneto Andrea Zanoni, commentando l’approvazione oggi in aula dell’emendamento riformulato e presentato dalla Giunta. “Per presentare le domande ci sarà tempo 60 giorni da quando saranno pubblicate sul Bur della Regione le norme della Giunta che definiranno le procedure; invito perciò tutti gli interessati a prestare attenzione”.
“Abbiamo poi ottenuto la riapertura dei termini ogni anno per le aziende agrituristiche, fattorie didattiche e fattorie sociali – sottolinea – e ad ogni proroga del Piano per tutti i cittadini, cosa che finora non era prevista e infatti c’è chi attende da gennaio 2007 di poter presentare la propria domanda. Purtroppo rimane il tetto dell’1% della superficie totale regionale dei terreni su cui vietare la caccia, un’anomalia ingiustificata, perché non si possono mettere limiti matematici ad un diritto garantito da norme superiori”.