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Zanoni (PD): “Maxioperazione antibracconaggio nel Delta: grazie allo Stato, Regione ancora una volta assente”

Venezia, 5 febbraio 2021 – “Ancora una volta dobbiamo ringraziare gli organi dello Stato, a dimostrazione della scarsa attenzione da parte della Regione al fenomeno del bracconaggio, nonostante le zone umide del Delta e della Laguna siano tra i ‘black spot’ inseriti nel piano nazionale antibracconaggio. In tre anni, per legge, sono stati garantiti alle associazioni venatorie 900mila euro per combattere questa piaga, soldi sprecati”. Così il consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni, membro della commissione Ambiente, commenta la maxioperazione per la tutela della fauna selvatica condotta dai carabinieri forestali condotta nelle province di Rovigo, Venezia, Ferrara e Ravenna, che ha portato all’arresto di una persona e alla denuncia di altre ventidue. 

“Sono rimasto colpito dalla quantità dei sequestri: ventuno fucili, nove richiami acustici vietati, 6400 cartucce,  quattro chili di polvere da sparo, alcuni locali per lo stoccaggio e la macellazione clandestina, tre macchinari per spiumare gli uccelli e quasi mille anatidi conservati in congelatori e destinati con ogni probabilità al mercato nero della ristorazione, una volpoca e cinque tortore dal collare, specie protette. Ringrazio il Raggruppamento carabinieri Cites– Reparto Operativo – Soarda e i carabinieri forestali di Rovigo, Venezia, Ferrara, Ravenna oltre ai militari del reparto Biodiversità di Punta Marina per questa importante e complessa operazione, in cui hanno potuto contare anche sul supporto dei volontari della Lipu e del Cabs. Al tempo stesso però non posso che denunciare la sostanziale passività della Regione. Perché i 900mila euro anziché assegnarli alle associazioni venatorie non sono andati alle guardie provinciali e alle guardie venatorie volontarie?”. 

“Da anni – ricorda Zanoni – a ogni sessione di bilancio, presentiamo emendamenti per l’acquisto di imbarcazioni leggere, ad alta capacità di movimento, da destinare alla polizia provinciale di Rovigo dando così un sostegno concreto per contrastare questo crimine. Emendamenti regolarmente bocciati, meglio foraggiare gli amici degli amici. Il Delta del Po è l’area umida più grande d’Italia ed è una tappa fondamentale di sosta per migliaia di uccelli migratori che si spostano dai siti riproduttivi del Nord Europa in Africa, per lo svernamento. La Regione dimostri di voler tutelare davvero la fauna selvatica, patrimonio di tutti, combattendo seriamente il bracconaggio. Adesso ha un’occasione per dimostrare il proprio impegno nel proteggere la nostra avifauna: si costituisca parte civile”.

In allegato alcune foto dell’operazione

 

 

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