Venezia, 10 giugno 2020
“Ho accolto con favore l’invito del Movimento federalista europeo ad aderire all’appello dei Mille. La pandemia ha reso evidente come sia indispensabile rafforzare il processo di integrazione e che solo insieme possiamo uscire dalla crisi più grave della Seconda guerra mondiale”. A dirlo Andrea Zanoni, consigliere Pd ed ex europarlamentare che ha sottoscritto la raccolta firme promossa dal Mfe, l’organizzazione apartitica fondata da Altiero Spinelli nel 1943 per chiedere anzitutto al Parlamento Europeo “di vigilare affinché il Recovery Plan e il fondo Next Generation EU non vengano sviliti da compromessi al ribasso tra gli Stati. Devono essere superati gli egoismi nazionali, inaccettabili soprattutto da parte di Stati, penso all’Ungheria, che detiene il record di fondi europei”. La lettera al Parlamento Europeo contiene poi un altro doppio invito: “battersi affinché le nuove risorse proprie dell’Unione siano valutate, raccolte e gestite a livello europeo, avviando subito il confronto per l’attribuzione di una competenza fiscale all’UE e guidare il processo delle riforme politico-istituzionali necessarie per costruire l’unione politica, elaborando un progetto di Costituzione federale europea”.