Paese, 26 dicembre 2019
“A Paese l’ennesimo esempio di democrazia in salsa leghista con le minoranze ‘cancellate’ dal periodico comunale Vita Amministrativa. Una censura gravissima, visto che quel giornalino è pagato con i soldi di tutti i contribuenti e deve dare voce a tutte le forze elette dai cittadini. Com’era sempre avvenuto, in realtà, con uno spazio per i capigruppo delle minoranze”. Andrea Zanoni, consigliere del Partito Democratico, interviene sul caso del periodico di Paese, realizzato dall’amministrazione comunale, dove per la prima volta non c’è spazio per la voce dell’opposizione.
“Mi chiedo inoltre cosa ne pensano i tanti inserzionisti di Vita Amministrativa che vivono e operano a Paese e ogni giorno si confrontano con l’intera cittadinanza, con tutti, non solo con chi vota Lega; se sono d’accordo nel vedere il loro marchio associato ad un periodico che fa censura a favore della maggioranza a guida leghista. Se Katia Uberti, direttore editoriale del periodico, vuole essere il primo sindaco della storia di Paese a realizzare un prodotto celebrativo zittendo ogni voce fuori dal coro, lo paghi con i soldi del Carroccio. Purtroppo – continua Zanoni – questo comportamento non mi stupisce, per la Lega tutto il mondo è Paese e le minoranze sono viste come un fastidio. In Consiglio regionale abbiamo le norme sulle Commissioni con meno trasparenza dei lavori del Nord Italia, in Quinta commissione la vicepresidenza è affidata a un leghista doc passato per finta all’opposizione consentendo così questa operazione disgustosa. Non possiamo neanche tutelarci dalle angherie di maggioranza e presidenza appellandoci alla Commissione di garanzia statutaria, istituzione super partes e unico strumento previsto dal regolamento non ancora attuato. Ci stiamo provando da sette anni, ma la Lega e i suoi alleati continuano a impedire la sua istituzione, mentre insistono nel comprimere le prerogative dei consiglieri con l’obiettivo di imbavagliare l’opposizione”.