Andrea Zanoni risponde al Ministro Calderoli entusiasta di aver salvato la caccia (in deroga) in Lombardia: “Italia esposta a sanzioni Ue. Con il suo intervento in Consiglio dei Ministri, Calderoli ha fatto un’altra “porcata”.
“Faccio presente al Ministro Calderoli che le leggi della Regione Lombardia devono rispettare sia le normative nazionali che quelle europee, compresa la legislazione sulla caccia in deroga”, afferma da Bruxelles Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV, in risposta alle affermazioni di giubilo del Ministro leghista in merito all’intervento del Carroccio in Consiglio dei Ministri che ha impedito la ratifica dell’impugnativa della legge della Regione Lombardia sulla caccia di caccia in deroga.
“La Lombardia non è separata dal mondo, e come tutte le altre regioni italiane deve rispettare la legge”, continua Zanoni. “L’intervento maldestro della Lega Nord, che fa tanto felice Calderoli, fa rischiare all’Italia una grossa sanzione europea, visto che la Corte di Giustizia Ue ha già ritenuto responsabile la Regione Lombardia dell’infrazione dello Stato italiano sulla caccia in deroga nell’ambito della procedura n. 2131 del 2006, conclusasi con la citata sentenza della Corte di Giustizia del 15 luglio 2010”.
Sotto accusa la Legge Regionale n. 13 approvata dalla giunta Formigoni il 4 agosto 2011, che consente, in via ordinaria e senza alcuna possibilità di controllo, la caccia in deroga a specie protette (storni, fringuelli, peppole, pispole e frosoni). Proprio ieri (5 ottobre) il Presidente del TAR del Veneto ha sospeso un’analoga delibera della Giunta Zaia (n.1506 del 20/09/2011) per violazione della Direttiva Ue “Uccelli” (2009/147/CE).
“Il Ministro Calderoli, dopo il famigerato Porcellum, impedendo con il suo intervento al Governo di impugnare la legge regionale lombarda, ha combinato un’altra “porcata”, mettendo così in pericolo oltre milioni di animali protetti anche le casse dello Stato e le tasche dei cittadini”, conclude Zanoni.