Zanoni a Venezia per dire “Basta alla distruzione del Veneto”

Sabato 30 novembre, con ritrovo alle ore 13.00 nel piazzale della stazione ferroviaria a Venezia, l’europarlamentare Andrea Zanoni sarà al fianco di associazioni, comitati e cittadini che sfileranno per dire ancora una volta “No grandi opere – no consumo del suolo”. «La manifestazione regionale è stata organizzata dall’associazione “Beati i costruttori di pace” di Don Albino Bizzotto. Sono orgoglioso di essere al loro fianco in una battaglia di civiltà per la salute dei cittadini e per l’ambiente»

 

A Venezia, sabato 30 novembre 2013, l’europarlamentare Andrea Zanoni membro della Commissione ENVI Ambiente, Salute pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo parteciperà alla manifestazione regionale in difesa della qualità della vita “No grandi opere – no consumo di suolo. Per la democrazia e i beni comuni, per il diritto di respirare, lavorare, vivere in Veneto”.

 

La manifestazione, organizzata dall’associazione “Beati i costruttori di pace” di Don Albino Bizzotto inizierà alle ore 14.00 con ritrovo nel piazzale della stazione ferroviaria Santa Lucia. Il corteo dei manifestanti provenienti da tutta la regione si snoderà in Strada Nuova, campo San Bortolomio e Sant’Angelo, ponte dell’Accademia, Zattere, ponte della Marittima, San Basilio, Carmini, Santa Margherita fino a San Tomà.

 

Fino ad oggi, hanno annunciato la loro partecipazione oltre 130 comitati ed associazioni ambientaliste e una trentina di organizzazioni politiche sindacali. Tra gli aderenti, oltre a Zanoni, nomi di spicco come il filosofo Umberto Curi, Andrea Ceolin, Fabrizio Baldan, Alessandro Zan, Alessandra Romano, Elia Frigo, Carmela Laura Zampieri.

 

«Sarò al fianco di chi sta portando avanti una battaglia di civiltà. La nostra Regione è soffocata dall’inquinamento atmosferico, causato da traffico, inceneritori, cementifici, centrali termoelettriche, industrie nocive e grandi navi – ha affermato Zanoni – La cementificazione selvaggia sta mangiando il poco territorio rimasto e inquinando le falde acquifere. È necessario bloccare subito le grandi opere inutili e dannose. I proclami politici si sono protratti fino ad oggi senza concretizzarsi in legge. È arrivato il momento di mettere nero su bianco una norma che consenta una moratoria sulle nuove costruzioni per il contenimento del consumo di suolo. In questo modo si sarebbe in linea anche con le indicazioni europee, visto che il Parlamento europeo, il 24 maggio 2012, ha approvato la relazione su “Un’ Europa efficiente nell’impiego delle risorse”, con la quale ha dato chiare indicazioni alla Commissione europea per arrivare gradualmente entro il 2050 allo stop definitivo dell’edificazione e dell’asfaltatura di territorio agricolo e naturale. È tempo di rispettare le linee europee».

 

BACKGROUND

 

Don Albino Bizzotto, fondatore dell’Associazione “Beati i Costruttori di Pace”, venerdì 16 agosto aveva iniziato un digiuno durato 14 giorni ed interrotto per motivi di salute. Don Albino, sacerdote di frontiera, da anni è impegnato contro guerre e povertà. In quell’occasione aveva deciso di vivere in un camper all’interno del cortile dell’Associazione senza toccare cibo per protestare contro l’attuale disastro ambientale, sottolineando che “in Veneto c’è una programmazione politica che ha accettato i grandi investimenti privati come prioritari, senza considerare minimamente la partecipazione dei cittadini, in particolare il piano regionale che riguarda le autostrade e le altre mega opere che avranno un impatto devastante sul territorio e tutte realizzate in project financing. Da Veneto City alla Città della Moda, fino alla Pedemontana, che è una vera voragine: opere inutili che servono solo a fare soldi a spese dei cittadini”.

 

La staffetta del digiuno lanciata da Don Albino Bizzotto è dilagata in tutto il Nord e si è estesa a livello nazionale. Il 20 agosto 2013, Zanoni ha partecipato ad una trasmissione con Don Albino Bizzotto nello studio di Radio Cooperativa. Mercoledì 25 e giovedì 26 settembre 2013, l’eurodeputato Zanoni ha digiunato insieme a Mario Zanardo e Orietta Gazzola, rispettivamente portavoce e attivista del Gruppo Paeseambiente, di cui Zanoni è Presidente.

 

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